1. Provocazione da risvegliare


    Data: 19/02/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... frammento del suo corpo. Con la bocca s’avvicinò a quella di Guido, giacché la punta della sua lingua percorse il sentiero disegnato dalle sue labbra con lentezza, facendo suo ogni piccolo dettaglio e gustando la loro interna umidità. Scostò quindi la testa per incontrare i suoi occhi, vide le sue iridi scure accese dal desiderio, con la fronte s’appoggiò alla sua guancia bevendo attraverso la sua bocca il suo respiro corto. Con la mano si spostò sul suo torace accarezzandolo, finché le dita trovarono le asole e lentamente liberarono i bottoni, scoprendo lembi di pelle che guardava incantata con la bocca assetata dal desiderio per gustarne il sapore.
    
    Le dita iniziarono a giocare con i suoi peli scuri e s’allargarono a possedere con il loro tatto quel corpo compatto che riempiva le sue fantasie, il respiro divenne sempre più affannoso, mentre il perizoma che le cingeva i fianchi era in quel momento completamente imbevuto della sua libidine. La mano di Guido scivolò lungo la sua schiena magra provocandole un nuovo eccitamento, che frattanto la scosse facendole rabbrividire la pelle e gonfiandole i capezzoli, mentre con l’altra mano le afferrò un fianco e si chinò per baciarla. Il tocco morbido delle sue labbra le annebbiò la vista oscurandole la mente, rendendola conscia soltanto del bisogno fisico di possederlo che la dominava. Piegò la testa di lato e permise alla sua lingua di penetrare nell’oscura umidità della sua bocca, esplorandola, frugandola e confondendone il suo ...
    ... sapore con quello del fumo. La lingua vorace di piacere di Lorenza iniziò a leccare il disegno duro della sua mandibola, con smania succhiò il lobo del suo orecchio strappandogli gemiti di piacere, nel momento in cui le sue braccia serravano più vicino a sé il corpo di lei, che, attraverso il tessuto dei pantaloni sentì la sua erezione e trasse nuovo foga alla sua eccitazione, in seguito con la bocca digradò lungo il collo assaporando ogni frammento di pelle, mentre le dita corsero a sbottonare la camicia e lei poté finalmente accarezzare senza più impedimenti né ostacoli il suo corpo.
    
    Le sue mani godettero di quel contatto rimpianto e sospirato, nel sentire sotto di sé quella pelle liscia, i muscoli tesi, la peluria che diventava più fitta verso il pube, lì dove l’odore del suo sesso era innegabilmente più intenso. Lei s’appropriò di quell’odore con piacere sentendolo scivolare lentamente dentro di sé, farsi sangue nelle sue vene e carne nei suoi muscoli, sollevò lo sguardo per contemplare quel corpo alla luce della luna, mentre gli occhi scuri di Guido la osservavano incantati, intanto che dalla sua fronte alcune gocce di sudore scendevano verso le labbra.
    
    ‘Sei pericolosa’ – le disse, poi la baciò questa volta con dolcezza, accarezzandole il viso.
    
    Più tardi, quella stessa notte, distesa nel suo letto Lorenza ritornò ai momenti vissuti poco prima, per il fatto che una vigorosa vampata si diffuse stampandosi immancabilmente sul suo viso, accorgendosi con pieno stupore ...