1. La mia famiglia, la mia avventura (Selvaggia&Tolomeo)


    Data: 11/02/2018, Categorie: Incesti Autore: Selvaggia, Fonte: RaccontiMilu

    ... nipoti.
    
    Tutti, tranne me e mia sorella, aspettavano di calare l’arpia nella fossa, prima di iniziare a darsi battaglia sul testamento.
    
    Finita la commovente funzione, ci recammo al cimitero, dove, posata la terra per coprire la bara, iniziarono a battibeccare su chi l’avesse amata di più in vita.
    
    ‘Alessio, che ne pensi di levarci dalle palle?’
    
    La voce di mia sorella, la sua bocca così vicina al mio orecchio, mi procurarono un’altra erezione.
    
    ‘Vuoi che ti dia una ripassata alla figa?’
    
    La lingua di Giulia sulle sue labbra fu molto esplicita, anche se discreta.
    
    ‘Andiamo allora.’
    
    Ci accomiatammo dai nostri genitori, chiedendo se potevamo usare la macchina per tornare a casa. Loro sarebbero andati via con gli zii.
    
    ‘Pietro, presto, a casa’ non sto molto bene”
    
    Tornati a casa, salimmo le scale correndo e ci chiudemmo in camera.
    
    ‘Cazzo Giulia, ti voglio da matti’ ho l’uccello che scoppia nei pantaloni”
    
    Per tutta risposta, mia sorella si inginocchiò davanti al mio uccello e, sbottonandomi i pantaloni, me lo prese in bocca al volo.
    
    ‘Mio dio, cazzo Giulia’ sei troppo brava coi pompini’ ogni volta devo trattenermi per non sborrarti immediatamente in bocca”
    
    La sua lingua percorreva la mia asta con voglia; cappella e palle colavano della sua saliva.
    
    Intanto si era spogliata e finii di spogliarmi anche io.
    
    La buttai sul letto; volevo la sua passera in bocca.
    
    ‘Apri le cosce, troietta’ sì brava, così’ cazzo, sei bagnata eh’ adesso ti infilo ...
    ... due dita’ ecco, così”
    
    Le dita facevano avanti e indietro, mentre arrivava il suo primo orgasmo.
    
    Gridò come una matta, mentre si arcuava all’indietro, venendomi sulle dita e poi in bocca.
    
    ‘Vuoi la mia nerchia? Eh? Dimmelo troia, dimmi dove la vuoi’
    
    ‘La voglio in bocca, in figa, dappertutto’ ti prego, entra dentro di me”
    
    Mi posizionai in mezzo alle sue cosce e con un colpo la penetrai.
    
    Cominciai a cavalcarla con foga, mentre lei gridava parole sconnesse’ vederla così mi faceva andare fuori di testa.
    
    La prima volta in cui avevamo fatto sesso, eravamo tornati da una festa di matricole universitarie. Lei si era spogliata davanti a me e mi aveva messo le mani sulle sue tette, mentre con le sue, di mani, giocava col mio uccello.
    
    Come siano scivolati via i boxer e mi sia trovato dentro di lei, non lo so; fatto sta che per due giorni non ci eravamo guardati in faccia, pieni di vergogna.
    
    Dopo di che, era stata lei a rompere il muro di silenzio.
    
    ‘Senti Alessio, so che quello che abbiamo fatto è sbagliato per la società, però sappi che non mi sono mai divertita tanto a scopare come con te. Ora, possiamo far finta che non sia mai successo nulla, oppure andare avanti e divertirci, senza pensare al fatto di essere imparentati. Scegli tu.’
    
    Ovviamente scelsi di continuare a scoparmela, stando sempre attenti a non farci scoprire.
    
    Ritornai al presente; la presi e la rigirai a pecorina, lei si mise il mio cazzo nella figa, mugolando di piacere.
    
    ‘Dai Alessio, ...