1. I liceali (3) - il primo amore


    Data: 29/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: asian_boy, Fonte: Annunci69

    ... calmarlo. Sembrava così fragile. In quel momento io e lui eravamo una cosa sola, era bellissimo. Finalmente J. era mio, tutto mio. Iniziai a fare dei lenti movimenti di bacino per poi aumentare sempre di più il ritmo.
    
    -Si Fil, più forte!-. Le mie palle sbattevano contro il suo fantastico culetto ed intanto sentivo le sue unghie graffiare la mia schiena.
    
    -Riempimi tutto!-. E così feci: schizzai tutto quello che avevo dentro di lui, non riuscì nemmeno a contare quanti schizzi uscirono. Ci contorcemmo entrambi dal piacere, fu l’orgasmo più bello di tutta la mia vita.
    
    Non mi staccai subito, eravamo entrambi sudati. Mi abbracciava fortissimo in quel momento e così anch’io.
    
    -J. io ti amo. Vuoi essere il mio ragazzo?-
    
    -Certo scemotto, mi hai appena messo incinta!-
    
    -Ahahah coglione! Riesci a fare battute anche in momenti simili! Ora sei solo mio ok? Ti amo-.
    
    -Ti amo anch’io FIl-.
    
    Fu così che ci mettemmo insieme. Quegli furono degli anni talmente belli che passarono in un istante. La quarta volò ed in quinta io e J. decidemmo di parlare della nostra relazione a Marco.
    
    Rimase molto scioccato all’inizio, magari aveva già intuito qualcosa, ma non pensava che fossimo arrivati già a quel punto. Riuscì ad accettare la cosa, anche se non fu molto semplice all’inizio. In quinta accadde anche un altro avvenimento importante. La sorella di J., nonostante fosse più grande di due anni rispetto a noi, essendo stata bocciata due volte, capitò al nostro stesso anno ...
    ... scolastico. Lei e J. non erano particolarmente legati, anche perché avevano due caratteri opposti, ma in quell’anno lo diventarono. E sapete perché? Marco e la sorella di J. si misero insieme.
    
    Già, fato vuole che durante un’occupazione, capitarono nella stessa aula per sbaglio e fu amore a prima vista. La sorella di J. diceva di sapere già della sessualità di suo fratello e che non le importava più di tanto. Diciamo che il menefreghismo regnava nella loro famiglia, o almeno fra loro due.
    
    Passammo tutti e quattro l’esame con successo e decidemmo di fare tutti e quattro una vacanza nell’isola di Tenerife.
    
    Lì assistemmo ad uno dei cieli stellati più bella di tutta la nostra vita, uno spettacolo indimenticabile.
    
    Io e J. facemmo l’amore sotto quello spettacolo.
    
    -J. ti giuro sotto queste stelle che non ti lascerò mai e poi mai! Ti amo, amore della mia vita!-.
    
    Passammo quell’estate a divertirci e a fare l’amore. Fu tutto così magico e stupendo.
    
    Fino a quando, un giorno, non accadde quella tragedia...
    
    Era un venerdì mattina ed io e J. ci eravamo appena visti di fronte al solito bar per andare all’Università insieme. Mi si slacciarono le scarpe, lui nemmeno notò che mi ero fermato ad allacciarle. Era con il telefono in mano, intento a spiegarmi cose su alcuni social network. Mi sembrava così buffo e tenero che continuasse a parlare anche se effettivamente non ero più affianco a lui. All’improvviso, sulla sua sinistra notai che stava arrivando una macchina a tutta ...
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