1. Amore senza età


    Data: 26/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Raccontando, Fonte: Annunci69

    ... ancora caldo. La scuola era cominciata da circa dieci giorni e Matteo era in camera sua a imparare l’alfabeto greco. Sentì la voce del ragazzo che salutava sua madre. Era profonda, virile. Di istinto, e anche per educazione, si alzò per andare a presentarsi. Il suo cuore ebbe un balzo che lo indusse a pensare fosse uscito dal corpo, per questo arrossì. Matteo era un po’ più alto di lui, circa un metro e ottanta. Indossava una polo bianca, aperta, che scopriva un petto ricoperto da folto pelo. Le sue braccia erano naturalmente muscolose (in seguito avrebbe scoperto che fare l’archeologo ti porta inevitabilmente a stare in movimento e spesso a fare lavori pesanti), il suoi lineamenti marcati e un leggero strato di barba copriva il suo volto. I capelli erano lunghetti. I jeans erano leggermente consumati alle ginocchia e aderenti sulle cosce. Velocemente, in maniera impercettibile, Mario guardò il rigonfiamento tra le gambe. Ormai lo faceva spesso. Per giustificarsi con se stesso credeva di essere indotto a guardare i pacchi degli altri per confrontare, almeno così di sfuggita, le dimensioni altrui con le proprie per capire se fosse almeno normodotato. Matteo, almeno ad una prima occhiata, superava di gran lunga la media degli esaminati.
    
    Tuttavia, se non avesse avuto tante raccomandazioni, la madre di Mario non avrebbe mai permesso che un tipo così “trascurato” facesse doposcuola al figlio.
    
    Ciao io sono Matteo tu sei Mario?
    
    Che fatica dire “si sono io”.
    
    Matteo gli ...
    ... tese la mano e Mario quasi svenne al contatto con quella del suo nuovo precettore.
    
    “E’ molto timido all’inizio” disse la madre con il suo tono amorevole.
    
    “Non c’è problema” - proseguì Matteo che fissava Mario – “ma dobbiamo diventare amici per fare insieme questo viaggio nel tempo”. Mario sorrise.
    
    Superati i convenevoli iniziali fu proprio Matteo a suggerire di mettersi subito all’opera acquistando, così, i primi punti simpatia e stima da parte della signora.
    
    Matteo si sedette proprio accanto al Mario, alla scrivania non molto grande. La gamba destra di Matteo era praticamente attaccata alla sinistra di quella del ragazzo. Era la prima volta che si trovava così vicino ad un uomo. Sentiva il suo profumo. Il suo cuore batteva forte e, per un attimo lo immaginò accanto a lui in costume da bagno. Questo pensiero provocò automaticamente delle reazioni. Infatti sentì indurirsi il suo pene. Immaginò allora di accarezzare quel corpo, partire dal suo petto, scendere lentamente giù fino all’elastico, sollevarlo leggermente per scoprire cosa nascondesse, e poi…
    
    “Allora Mario, l’hai imparato l’alfabeto?”
    
    Quella voce profonda lo riportò alla realtà. Come se i suoi pensieri avessero preso forma, arrossì come un peperone.
    
    Matteo lo fissava ma il suo sguardo non tradiva nessuna emozione. Aveva capito qualcosa o no? Mario era in confusione totale. Matteo, comunque, sorrise. Aveva un sorriso bellissimo.
    
    “Allora Mario l’hai imparato l’alfabeto greco?”
    
    Che profumo il suo ...