1. Amore senza età


    Data: 26/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Raccontando, Fonte: Annunci69

    Ciao a tutti, ripubblico un mio vecchio racconto che avevo già condiviso in questo sito.
    
    Spero vi piaccia
    
    Matteo era immobile nel letto dell’ospedale. Alcuni raggi del sole riuscivano a penetrare dai fori delle persiane, creando una desolata penombra. L’unico rumore era provocato dal respiro dell’uomo, completamente intubato. Sembrava che stesse dormendo beato, invece lottava tra la vita e la morte. Mario gli teneva la mano e lo fissava ininterrottamente. Sperava che da un momento all’altro avrebbe aperto gli occhi. Gli avrebbe sorriso e gli avrebbe detto: “che guardi?”. Ma questa sua speranza, di giorno in giorno si stava affievolendo.
    
    Le parole del medico gli risuonavano ancora in testa, scendendo giù al cuore, lacerandolo.
    
    “Lei è un parente?”
    
    “Sono il suo compagno”.
    
    Il giovane medico, sul cui volto si disegnò, giusto un istante, un’espressione di incredulità che poi scomparve, inspirò come per raccogliere le forze prima di dare il responso degli esami. Era evidentemente inesperto e non aveva fatto ancora il callo nel comunicare certe notizie. Non tutti i dottori sono così sensibili.
    
    “Abbiamo appena avuto gli esiti della tac.
    
    Abbiamo diagnosticato un cancro in stato piuttosto avanzato. Ora faremo altri accertamenti, siamo prudenti.”
    
    Le parole restarono sospese in aria. Mario non le comprese. Reagì con freddo distacco.
    
    “Ah, ho capito. E cosa intendete fare? Si deve operare?”
    
    Il medico non si aspettava quella domanda. Aveva pensato che al ...
    ... massimo sarebbe scoppiato in lacrime e se la sarebbe cavata con una pacca sulla spalla e qualche frase consolatoria. E invece fu costretto a colpire ancora più in profondità.
    
    “Senta, come le dicevo dobbiamo fare altri accertamenti per essere sicuri … ma la malattia è all’ultimo stadio. Mi spiace, il suo compagno non ce la farà”.
    
    Il giorno dopo lo stato di Matteo peggiorò. Non ebbe neanche il tempo di scambiare una parla con lui prima che entrasse in coma.
    
    Ora era li, solo, in quella stanza avvolta dalla tristezza. Erano soli al mondo. Lo erano da diciassette anni ma avevano sempre affrontato ogni avversità insieme.
    
    Stringendogli la mano, come per paura che potesse scappare, cominciò a parlargli.
    
    “Matteo ti ricordi quando ti ho visto la prima volta? Mi sorridesti ed io mi innamorai subito di te, anche se non mi hai mai creduto…” Le lacrime rigarono il volto di Mario che chinò il capo, portandosi la mano di Matteo sulla fronte e cominciò a piangere.
    
    Erano trascorsi diciassette anni da quel giorno. Mario aveva 13 anni e viveva ancora quella fase dell’età in cui si è combattuti tra la voglia di giocare e restare bambini e quella di diventare un uomo. I cambiamenti del suo corpo tradivano la sua ingenua spensieratezza. Diventava più alto, più formato, e una leggera peluria gli copriva l’inguine. La sua voce cambiava spesso tonalità.
    
    Se da piccolo era stato bello, l’adolescenza lo avrebbe fatto diventare stupendo. Da alcuni mesi era turbato nel profondo del suo ...
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