1. La mia punizione


    Data: 24/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Diego_Adelchi, Fonte: RaccontiMilu

    ... Non capivo cosa mi stesse succedendo. Provai a muovermi ma mi sentii i muscoli contratti che non rispondevano ai miei comandi. Ripiombai in uno stato di incoscienza dal quale mi ripresi sentendo del calore sul mio basso ventre. Pian piano riacquistai lucidità e mi resi conto che qualcuno mi stava facendo un pompino. Vedevo una figura nella penombra dai lunghi capelli chinata sul mio cazzo intenta a ingoiarlo per bene. Ero ancora stordito e non riuscivo a connettere se questo era un sogno o un incubo o la pura e semplice realtà. Nuovamente mi riaddormentai’ volevo con tutte le mie forze resistere e gustarmi quella meravigliosa pompa, ma la stanchezza ebbe il sopravvento.’ Credo di aver dormito ancora a lungo perché quando mi svegliai la stanza dove mi trovavo era ancora immersa nella penombra ma la fioca luce che proveniva da fuori aveva assunto tonalità rossastre segno che stava albeggiando.
    
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    Iniziai a guardarmi intorno e mi resi conto di essere nella mia camera sul mio letto e provai a muovermi. Solo a quel punto realizzai di essere completamente nudo e completamente legato con’ mani e piedi spalancati e fissati con delle corde o manette (ancora non capivo bene) alle testate del letto. A quel punto si apri la porta e mi apparve una visione che emanava un misto di conturbanza e di dominazione. Si trattava di una donna con il volto mascherato e lunghi capelli biondi che le scendevano lungo le spalle. Indossava un paio di calze autoreggenti nere, il seno era nudo ed ...
    ... aveva una coulotte di pelle nera. Sulle spalle portava un mantello. Alle mani guanti neri lunghi fino sopra il gomito ed ai piedi stivali di pelle nera alti fino al ginocchio. In mano aveva un gatto a nove code. Non capivo bene la situazione ma questa era una gran gnocca. La vidi muoversi sinuosamente per salire sul letto e quando arrivò all’altezza del mio uccello tirò fuori in maniera oscena la lingua e mi diede una gran leccata partendo dai coglioni fino in cima alla cappella. Forse sarà stata la situazione in cui mi trovavo o forse la sensualità della troia ma con due o tre leccate il mio cazzo era già in piena forma. Mi diede un ennesima leccata e poi si rialzò a contemplare il risultato: la mia verga era bella ritta al centro di una stanza buia’ sembrava un totem del sesso. La ragazza si scostò e sentii un suono fendere l’aria ed un istante dopo le correggie del gatto a nove code erano avviluppate intorno alla mia asta. Fu una strana sensazione: la puttana doveva essere molto esperta infatti aveva vibrato una frustata destinata solo a far piacere e non male. I miei coglioni non erano nemmeno stati sfiorati mentre l’asta robusta e fiera era stata sferzata. Ero talmente scioccato che non ero ancora riuscito a proferire parola. Mi sciolse la frusta liberandomi l’uccello e con un colpo secco mi mise a nudo la cappella dandogli una grande leccata proprio sulla punta. Poi alzò una gamba ed appoggio il suo piede ancora avvolto nello stivale proprio sul mio uccello. La pressione ...
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