1. 205 . La mamma troia di un dotatissimo figlio nano


    Data: 22/08/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... occhi sul pacco di mio figlio. Poi Livio disse ‘
    
    ‘Dai Marco, non dire cazzate, è tua madre!!’
    
    ‘Guarda!!’
    
    La mia creatura si alzò in piedi ed estrasse il suo durissimo pitone. Ancora Livio ‘
    
    ‘Madonna Marco!! Ma che cazzo hai???’
    
    ‘Dai smettila Marco, piantala di fare il maiale!!’
    
    ‘Che dici mamma, proprio tu parli che ti sei fatta un ditalino pensando al mio cazzone???’
    
    ‘Sei indelicato a mettere in piazza gli affari miei davanti ai tuoi amici!!!’
    
    ‘Indelicato o no, ti sei o non ti sei sditalinata per il mio cazzone??’
    
    ‘Piantala, io vado a vestirmi!!!’
    
    Feci per passare in mezzo a loro, ma il mio torello, mi prese per un braccio e mi obbligò a fermarmi ‘
    
    ‘Lasciami, mi fai male!!!’
    
    ‘Toccami il cazzo, toccalo dai, ne hai voglia no?? Toccalo ‘.’
    
    I due ragazzini erano sbalorditi ma al tempo stesso arrapati e molto interessati.
    
    Quella grossa nerchia che mi aveva lasciata sbalordita, era lì a portata di mano e non solo. Non so cosa mi prese, forse ero e sono ancora una gran puttana, ma fatto sta che glielo toccai. Appena, lo sfiorai sulla cappella, lo vidi muoversi, sussultare allo sfioramento ‘
    
    ‘Hai voglia di prendermelo in bocca vero??? Dai ragazzi, venite anche voi qui vicino a me, la mia mammina ha tanta voglia di cazzo!!’
    
    ‘Per favore, lasciami andare Marco, per favore ”
    
    ‘Siediti in poltrona, così me lo succhi un po’, dai mami, solo poco-poco ”
    
    Come un automa, ammaliata da simil cazzo mi sedetti, glielo presi in mano, come se ...
    ... fosse una leva lo tirai verso di me, poi la mia bocca avvolse la sua gigantesca susina violacea. Leccai il liquido filante che fuoriusciva dal suo meato, me ne nutrii come fosse manna, poi scesi lungo quella durissima colonna di calda carne. Tastai le sue palle con una mano e lui ‘
    
    ‘Siii, stringimele piano, pianooo ‘. Succhia, succhiami il cazzoooo ‘.’
    
    Aprii per un attimo gli occhi e vidi vicino a me in piedi, uno alla mia destra ed uno alla mia sinistra, i due giovanissimi ragazzi. Se lo toccavano da sopra i calzoni, avrebbero voluto tirarselo fuori, ma non si osavano, io, ormai presa dalla libidine più turpe, passai le mani sulle loro patte e sentii sotto alle mie dita la forma rigida dei loro cazzi.
    
    ‘Tiratelo fuori ragazzi, fateglielo succhiare, la mia mammina è troia, lei ama il cazzo!!! Vero mamma???’
    
    Mugolavo, anzi quasi muggivo come una vacca in calore, la mie mani abili fecero scendere la zip dei pantaloni di Livio e Lorenzo, insinuai le dita dentro l’elastico delle loro mutande ed estrassi il cazzo ad entrambi. Loro ce l’avevano normale, incappucciati tutti e due, con la pelle bianca e liscia, lasciai il bastone nodoso di Marco e mi dedicai alternativamente ai due ragazzini. Lorenzo, il putto, l’angelo, fu velocissimo a venire. Mi schizzò il suo seme bollente direttamente in gola, sorpresa da tanta rapidità, inghiottii tutto il succo e poi mi dedicai a Livio continuando a masturbare Marco. Il cazzo un po’ ricurvo verso l’alto di Livio si tolse dalla mia bocca ...
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