1. 205 . La mamma troia di un dotatissimo figlio nano


    Data: 22/08/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... le gote che parevano prendere fuoco, le mani mi tremavano e fra le gambe fui invasa da un calore e mi accorsi che di certo ero bagnata fradicia.
    
    Maria Vergine !!! Che cazzo incredibile !!! Mi chiusi a chiave in camera mia, mi liberai della vestaglia e della camiciola da notte, buttai via le mutande e il reggiseno, quindi nuda come un verme, mi buttai sul letto, la mano destra fra le cosce e la sinistra a pizzicarmi con forza il capezzolo destro. Amavo sentire il dolore che mi procuravano i capezzoli quando li stringevo tra le dita. La figa era allagata, inondata di umori, scivolosa, completamente lubrificata. In quelle condizioni ci sarebbe entrato un paracarro. Mi sditalinai, con due dita, il medio e l’anulare sul clitoride, sfarfallai a lungo, poi verso la fine, come facevo sempre, mi infilai tre dita dentro, poi quattro, poi unendo le dita a cono, introdussi l’intera mano. Non ebbi remore a gridare il mio piacere, me ne fregai se loro mi sentivano o meno. L’immagine di quel gigantesco cazzo mi era rimasta ben stampata e visibile dentro agli occhi. Quando percepii arrivare l’orgasmo, spinsi in alto le gambe, sollevai il bacino setacciando il culo e continuai a scoparmi con la mano dentro fin quando venni con un lunghissimo rantolo di estremo piacere. Abbandonai le gambe sul letto e mi rimase la mano serrata strettamente fra le cosce. Una pozzetta di umori aveva macchiato il lenzuolo e dalla mia figa ancora fuoriuscivano liquidi densi e filanti.
    
    Il giorno dopo, ...
    ... lui, seduto in poltrona, mi guardò e mi disse che mi voleva parlare. Gli risposi che ero a sua completa disposizione. Non compresi subito il suo punto di vista in merito a ciò che era successo il giorno prima, ma capii che in fondo, del fatto che io l’avessi visto in certi frangenti, non gliene fregava assolutamente niente. Mi spiegò anche che loro avevano comunque terminato la scopata e che mi avevano sentita godere. Certo, la sua camera era adiacente la mia ed i muri erano sottili e assolutamente non insonorizzati, quindi ‘
    
    Fu curioso di capire il motivo per il quale io mi ero eccitata così tanto a vedere suo figlio che scopava con una ragazza. Data la mia età, avrei dovuto essere ormai smaliziata e disincantata e che queste normalissime cose non avrebbero dovuto eccitarmi più di tanto.
    
    Spiegai al mio ragazzo che era molto tempo che non avevo un uomo tutto per me e che il vedere la sua arma letale, mi aveva elettrizzata e resa sensibile a tal punto da portarmi a masturbarmi senza freni.
    
    Questo fu il prologo a quanto avvenne poi la domenica seguente.
    
    Devo dire che in quella occasione non feci nulla di voluto per provocare una qualsivoglia reazione da parte di Marco. Devo dire che noi abitiamo in una alloggio al nono piano di un palazzo tipo grattacielo. Il terrazzo in cima è di nostra proprietà e spesso io lo uso per abbronzarmi nuda. Sopra di noi, c’è solo il cielo azzurro e nessuno mi può vedere. Marco uscì verso le quattordici con i suoi amici, io, dopo circa ...
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