1. 205 . La mamma troia di un dotatissimo figlio nano


    Data: 22/08/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... cos’altro dire lo lasciai in camera e me ne tornai in cucina a preparare per la cena.
    
    Dentro di me, il desiderio d’aiutarlo, di rendere felice mio figlio; pensai così di cercare una puttana a pagamento e far si che lui facesse le sue esperienze tranquillamente fra le mura domestiche.
    
    Così una sera della settimana seguente, me ne andai in giro nella zona delle prostitute, ne vidi una bellissima, bionda, con le caratteristiche somatiche di una ragazza dell’est Europa. La avvicinai e le spiegai il mio problema, lei mi rispose che per una notte dovevo sborsare trecentomila lire.
    
    Mi accordai per duecentocinquanta ed una sera dopo cena la feci venire a casa. La spacciai per la figlia di una mia amica e le offrii il caffè, quindi dopo qualche ciancia, con una scusa mi ritirai in camera mia lasciandoli soli. La professionista dell’amore, lo portò certamente sul discorso che più le interessava e dopo poco udii la porta della stanza di Marco chiudersi. Dalle grida e dai sospiri piuttosto rumorosi, compresi che la cosa stava andando perfettamente in porto. Al mattino seguente, lei, verso le sette se ne uscì dalla camera e mi si presentò in cucina richiedendomi il vil denaro. Le chiesi com’era andata e lei mi rispose che era andato tutto benissimo e che un cazzo come quello di mio figlio, in vita sua non l’aveva mai ne visto e ne tantomeno preso. Queste dichiarazioni, non fecero altro che aumentare la mia sconsiderata curiosità. Per di più pensavo che questo parere era stato ...
    ... espresso da una professionista, una che di cazzi se ne intendeva avendone visti e presi più di qualche migliaia.
    
    Successe un’altra volta, la chiamai al cellulare, fissai un appuntamento e ancora i due si ritirarono in camera a copulare. Dalla mia stanza sentivo le urla di piacere di lei e di lui, udivo lei godere e incitare il mio ‘bambino’ a fotterla più a fondo, non riuscivo ad addormentarmi. Erano le tre della notte quando presi una decisione, sarei andata a dir loro di smetterla di urlare. La porta era chiusa ma non a chiave, io entrai e vidi lei a pecorina sul letto e lui da dietro che la stantuffava nella figa. In quella posizione vidi finalmente la stanga che avevo dato in dotazione a mio figlio. Era divenuto, in questi pochi anni, un membro asinino, un manganello che non finiva mai. La troia se lo stava godendo, la vedevo che non fingeva, capivo che il suo piacere e le sue grida erano autentiche, vere, vissute intensamente. Fu Marco ad accorgersi della mia presenza, imbarazzato, quasi sconvolto si tirò indietro e per me fu uno spettacolo meraviglioso. Il batacchio uscì dalla figa e come una molla scattò verso il ventre rimanendovi quasi appiccicato. Lo vidi per intero, gli arrivava fino al petto, fui certa che, approfittando del suo nanismo, sarebbe stato in grado di farsi un pompino da solo ‘
    
    ‘Scusate ‘ ecco ‘ io non riesco a dormire e ‘ perdonatemi ‘ ma ‘ io ‘ oh ‘ scusami Marco ‘ io ‘ è meglio che vado ”
    
    Me ne andai e mi richiusi la porta alle spalle. Sentivo ...
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