1. Gustiamoci questi attimi


    Data: 21/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... altre.
    
    C’&egrave sempre una coppia più competente ed esperta che s’avvicina agli indecisi e titubanti agnellini, ci venne incontro allora come ormai noi siamo abituati a fare con i novellini, giacché navighiamo sicuri incontro alle acerbe speranze di quei timorosi inizi. Conosciamo la scaltra psicologia del veterano, perché ci fu insegnato quella sera e nella lunga frequentazione di quelle case di tolleranza in cui nessuno si prostituisce, però tutti perdono la loro virtù concedendosi come prostitute e prostituti, pagando profumatamente l’ingresso. L’ultima frontiera era stata infranta da qualche tempo e così al presente ci avviamo sempre più verso la ricerca dell’impossibile, dell’inattuabile.
    
    Quella sera, infatti, ricordo ancora oggi, come degli sposi novelli ci ritrovarono a baciare i sessi dei nostri improvvisati commensali, bevemmo alla loro tavola e brindammo con le loro intime secrezioni, infine concedemmo le nostre insaziabili voglie condivise dai nostri affamati e cortesi sensi, giacché fu tutta una festa, un mancamento, un sorseggiare e uno strappare di morsi su seni oltraggiati, di carezze e di languori, di lunghe attese, che mi penetrasse l’estraneo ingrossamento o che tu concedessi il saldo bastone. Io sapevo con esattezza come tu porcamente amavi, poiché tu conoscevi con accuratezza come io abbaiavo, ma quella sera non m’avevi a tua soddisfazione, perché potevi soltanto ascoltare come sapevo succhiare, come mi dimenavo sotto l’ossesso di quel granitico ...
    ... cannone che mi entrava e mi usciva nell’intimo, perché non eri certo tu a godere della mia propensione.
    
    Io ti vedevo di nascosto mentre palpeggiavi i grossi seni della tua convivente, mi guardavi e come porgevi la staffa al mio cavaliere, dal momento che non potevi staccare lo sguardo dalla mia pelosissima fica che s’apriva e sussultando ingoiava nella profonda apertura tutto il suo inquilino, tutta intera, lentamente l’armatura del possente guerriero, intanto che la lama mi entrava nella carne, giacché tu la sentivi violandoti la mente, anche perché tra ansimi e spasimi, fra drammi e piaceri consumammo tutto quanto in poco più di due ore.
    
    Ci trovammo alla fine fra di noi che facevamo all’amore così come una coppia di sposi novelli, anzi, come una consumata e valente coppia di esperti amanti, sempre più infuocati dalla nostra trasgressione e finalmente felici d’esserci riconciliati dopo le ingiustizie, i tormenti e le vessazioni dei reciproci tradimenti. Da allora, infatti, quando sentiamo che stiamo per cedere e tradirci, noi ci rechiamo a quell’incontro, a quell’ultima spiaggia che di nuovo ci protegge salvandoci. Quante volte un bell’uomo, sia pure pelato sia pure canuto sia pure con i rotoli di grasso intorno alla vita, ha risparmiato e salvato il nostro matrimonio? Quante donne evolute, con i capezzoli ardenti con un po’ d’evidente cellulite, con quelle deliziose e quelle piacevoli labbra carnose di bocca e di sesso hanno assunto e fatto uso del tuo cazzo? Quanti ...