1. ADORABILI CREATURE 4: LARA


    Data: 15/08/2021, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Roca, Fonte: RaccontiMilu

    ... non dirglielo! –
    
    – Invece sì, quando ad una festa lui la condusse in una camera, lei si aspettava i consueti baci. . . invece. . . –
    
    – Olga. . . – tentò ancora di intervenire la biondina.
    
    – . . . invece l’ha scopata! Ma non é questo il punto perché a Lara é piaciuto, solo che é venuto dentro di lei! Non ti dico i pianti! Per due mesi ha temuto di essere incinta, da allora non ha più voluto nessun ragazzo, solo con me si scioglie e. . . io sono ben contenta di aiutarla. Usiamo un goodmiche ma non é come farlo con un uomo. . . Cara, ti ho detto com’é Nico, di lui ti puoi fidare! – la biondina tirò su col naso.
    
    – E’ che mi vergogno troppo. . . – disse infine.
    
    – Sta a te Nico metterla a tuo agio. . . – anche Olga si era alzata.
    
    – Si? E come? – chiesi, la biondina sollevò infine su di me gli occhi timorosi.
    
    – Fargli sentire il tuo calore . . . baciandola ad esempio! –
    
    Gli occhi di Lara si abbassarono, era la mia bocca che guardava. Aveva delle labbra morbide, le sentii sotto le mie quando le sfiorai, subito le dischiuse lasciandomi entrare nella sua bocca. Fu un bacio dolcissimo, delicato per il modo in cui la sua lingua accarezzò la mia lasciandosi esplorare languidamente.
    
    L’erezione avvenne quasi subito ma non strinsi la ragazza per non spaventarla. Le sue mani si erano serrate dietro la mia nuca, le sue labbra si chiusero ancora sulla mia lingua aspirandola, suggendola dolcemente. Dietro la fanciulla Olga si era avvicinata adagio e gli sollevava la ...
    ... maglietta. Dire che la biondina non si accorse delle manovre dell’amica sarebbe una menzogna perché alzò le braccia e si stacco per far passare l’indumento sopra la testa per poi offrirmi ancora la bocca da baciare.
    
    Era palese che la ragazza si era convinta, il respiro era divenuto più rapido, aveva aperto la boccuccia e ad occhi chiusi si lasciava lambire le labbra allungando lei stessa la lingua morbida per cercare la mia, accarezzarla. . .
    
    Nella specchiera del mobile della sala vidi la bruna inginocchiarsi dietro la fanciulla e armeggiare con la cerniera della sua gonna, udii uno zip e l’indumento cadde attorno a lei come una corolla, solo allora posai le mani sul vitino stretto, le feci scendere sul culetto piccolo, rotondo, ma non erano le mutandine quello che toccavo!
    
    Imprecai dentro di me, odio i collants, un’inutile ostacolo alle mie mani che avrebbero voluto trovare la pelle nuda delle sue cosce. Cercai il contatto con la sua pelle risalendo al vitino poi la schiena magra fino alla strisciolina del reggiseno, vidi nello specchio le mie dita cercare la chiusura, sganciarla. . . Ancora una volta le sue mani lasciarono la mia nuca per liberare le spalline, poi sentii le sue mani che sollevavano il mio maglione, l’aiutai a sfilarlo poi slacciai la cintura, aprii la patta e abbassai i jeans fino alle ginocchia insieme ai boxers.
    
    Nello specchio vidi Olga arrotolare i collants, poi ammainare le mutandine trasparenti dal culetto bello e sicuramente sodo lungo, le ...
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