1. ADORABILI CREATURE 4: LARA


    Data: 15/08/2021, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Roca, Fonte: RaccontiMilu

    LARA
    
    Era marzo inoltrato quando conobbi Lara, apparve in cima alla scalinata della scuola insieme ad Olga. Mi aspettavo che le due si salutassero separandosi, invece scesero tenendosi per mano, la mia giovane amante fece le presentazioni:
    
    – Ti presento Lara, mia compagna di banco. Questo é Nico! Quello di cui ti ho parlato, un amico, un carissimo amico. –
    
    Strinsi la manina sottile, quasi diafana. La ragazza si imporporò in viso come fanno le bionde quando arrossiscono.
    
    – Piacere. . . – farfugliò timidamente.
    
    Neanche allora accennarono a separarsi, eppure era sabato e Olga sapeva quello che significava per noi quel giorno.
    
    – Lara viene con noi, non ti dispiace vero? – disse sorniona incamminandosi.
    
    Le seguii. Lara era leggermente più alta di Olga, di carnagione chiara come tutte le bionde, i capelli lisci cadevano sulle spalle incorniciando un viso ovale dai lineamenti delicati. Indossava un giubbotto imbottito che faceva risaltare il vitino sottile. Sotto portava una gonna larga dalla quale spuntavano le gambe dalle caviglie nervose, il piede era singolarmente piccolo nelle scarpette nere, basse. Arrivati sotto casa Olga si scostò per far entrare l’amica, ne approfittò per sussurrarmi:
    
    – Ti ho parlato di una ragazza con la quale. . . E’ lei! –
    
    Aprì la porta ed entrammo. Notai l’imbarazzo della biondina, Olga si tolse il cappotto e aiutò l’amica a sbarazzarsi del giubbotto; sotto indossava una maglietta chiara, tesa su un petto minuto, da ...
    ... adolescente, mi tolsi il giaccone e seguii le due in sala.
    
    – Volete un panino? – chiese la giovane padrona di casa.
    
    – No, solo un thé se non ti dispiace. . . –
    
    – Anch’io. . . –
    
    La ragazza andò in cucina, Lara evitava di guardarmi, neanche io sapevo cosa dire, provai ad immaginare la bionda e la bruna abbracciate ma non ci riuscivo, erano troppo diverse, una delicata l’altra esuberante, eppure. . .
    
    Prendemmo il thé, Olga sembrava divertita dell’imbarazzo della compagna, poneva domande maliziose alle quali Lara rispondeva con monosillabi, non riuscendo a ribattere alle frasi allusive sul rapporto che le univa e sul fatto che ora vi era un ragazzo con loro. Ad un tratto la biondina posando la tazzina scattò rossa in viso:
    
    – Non volevo venir lo sai! Non voglio aver più niente a che fare con un ragazzo, ora lui sa di noi! Ti prego. . . voglio andar via! –
    
    Cominciò a singhiozzare nascondendo il viso nelle mani. Olga divenuta ad un tratto materna passò il braccio attorno alle sue spalle e cercò di trattenerla quando questa si alzò, mi alzai anch’io e presi le sue mani costringendola a guardarmi.
    
    – Olga é una sciocchina ma tu non devi fare così, se vuoi andartene non ti tratteniamo ma. . . ti sembro forse un orco? Perché ti faccio paura? Dimmi! –
    
    Grosse lacrime stavano scendendo dagli occhioni celesti, con un fazzoletto li detersi delicatamente. La ragazza cercò di sorridere, Olga spiegò:
    
    – Ha avuto un solo ragazzo ma é rimasta traumatizzata quando. . . –
    
    – No, ...
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