1. Un debito risolto


    Data: 02/08/2021, Autore: key-d, Fonte: RaccontiMilu

    ... alla loro salute. Poi volle ordinare ancora un cognac. Sembravamo due vecchi amici, cominciavo ad abituarmi alla sua straordinaria bellezza ed ero finalmente meno impacciato, forse anche grazie ai tanti drink, ma non riuscivo a immaginarmi come da lì avremmo potuto finire a letto. Mi chiarì le idee lei, quando rientrando in macchina, nel parcheggio del locale circondato da grandi tigli ormai spogli, lei mi tirò verso di sé e mi baciò. Un primo bacio solo sfiorando le mie labbra, ma il secondo vero, cercando la mia lingua e stringendomi forte. Ci baciammo per alcuni minuti poi lei disse “andiamo, dai…”. Adesso era difficile riprendere un discorso, continuare a parlare di viaggi o di famiglia mi sembrava idiota. Anche lei stava zitta, ma mise la sua manina sopra la mia che teneva il cambio e mi guardava sorridendo. Ad un semaforo mi baciò ancora, senza dire niente, finchè quello dietro suonò il clacson.
    
    Arrivati sotto casa mia avrei voluto dirgli “Non devi sentirti obbligata, se vuoi facciamo un po’ e un po’ e sistemiamo lo stesso…”, ma come si fa a parlare della faccenda adesso, è come darle della puttana. No, resto zitto, parcheggio e andiamo su. Ci baciamo ancora in ascensore, senza dirci niente, lei appoggia il suo corpo sul mio e sono già terribilmente eccitato.
    
    Appena richiusa la porta lei dice “andiamo a letto, dov’è…” e insieme andiamo in camera, lei neanche si guarda attorno, io avrei da andare in bagno ma rinuncio. All’ingresso della camera si toglie senza ...
    ... chinarsi le scarpe e prosegue verso il letto. Butta il cappotto sulla poltrona, si sfila la maglia e salta sul letto, in ginoccchio, sembra proprio una bambina che gioca nel lettone dei genitori. Anch’io lascio le scarpe, il giaccone, la giacca e mi avvicino al letto. Ancora in piedi, davanti a lei, comincia ad aprirmi i calzoni e tirarmeli giù, ma sono stretti e devo sedermi per togliermeli. Allora mi tira sul letto e mi salta sopra, riprende a baciarmi. E’ una diavoletta, per fortuna è lei a togliermi da ogni impaccio. La stringo e con una mano cerco il suo sedere sotto la gonna. Lei mi apre la camicia baciandomi il petto, poi si slaccia la gonna e butta i due indumenti in direzione della poltrona, ma finiscono a terra. Ricapitolando io ho ancora le calze e le mutande, lei calze, slip e maglietta. Mi dedico alla maglietta, che sollevo e scopro un seno piccolo e sodo, che non ha alcun bisogno di reggiseno e bacio la punta di quei capezzoli. Anche la maglietta finisce a terra e la butto di lato, per toglierle anche le lunghe calze colorate, e le bacio i piedini, risalendo le sue sottili gambe e poi su al pancino, il seno e la bocca. Mi sembra un sogno, la ragazza più perfetta del mondo nel mio letto. Per un attimo mi viene in mente il perché è lì, ma scaccio subito quel pensiero. Lei ricambia il favore di togliermi le calze e come avevo fatto io mi bacia da sotto in su, fermandosi però a metà. Mi abbassa le mutande e mi bacia il membro che finisce dentro la sua bocca. Mi guarda ...