1. 7 – Forica: festa di capodanno


    Data: 02/08/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... leccarmi tutto il corpo.
    
    “Hai un buon profumo di maschio”
    
    “E tu di femmina”
    
    Il cazzo diventò di nuovo duro.
    
    Allargò le gambe. Si drizzò e se lo infilò nella figa.
    
    Non resistevo più.
    
    Iniziò a toccarsi il clitoride con una mano e con l’altra il seno destro allungandosi io capezzolo che diventò duro e lungo.
    
    Sospirò ed allargando ancora di più le gambe ed aprendo i glutei scese sul cazzo fino ad arrivare all’utero che sentii chiaramente. Per poter prendere il cazzo completamente mise i piedi sulle mie gambe e le ginocchia sul letto. In tal modo si era riempita di me completamente.
    
    Iniziò ad agitarsi ed a muoversi ritmicamente succhiandomi il cazzo come se fosse una bocca. Le pareti della vagina mi stimolavano ed eccitavano. Mi stava facendo una sega con la figa.
    
    Mi baciava sulle labbra, sul collo e sulle spalle. Mi infilava la lingua in bocca ed andava a passarla con delicatezza sulle orecchie e sul collo continuando a riempirsi del mio cazzo.
    
    “Ti voglio avere sempre tutto dentro di me. Ti piaccio?”
    
    “Si, i tuoi movimenti mi stanno facendo impazzire e tra un po’ non tarderò a venire nella tua grande figa”
    
    “Allora continuo finché non verrai”
    
    Continuammo a muoverci fino a che lei con un tremito si chinò ...
    ... su me, allargando la figa più che mai.
    
    “Ah! Vengooo! Si! Sto venendo, ti sto sbrodando il cazzo”
    
    Rimase ad agitarsi su me, allungando le gambe in mezzo alle mie fino a fermarsi. Mi baciò e mi ringraziò facendomi ancora una volta gli auguri.
    
    “Mi sei entrato fino in fondo. Non ti avevo mai sentito così in profondità. Mi hai aperto tutta. Sei stato fantastico. Mi hai distrutta”
    
    “Tu vuoi venire?” disse Forica rilassandosi e respirando ancora affannatamente.
    
    “Certamente! “ risposi “Ma tu sei stanca e sei venuta prima di me”
    
    “Ora ti faccio venire” disse riprendendolo dentro e sedendosi su di me.
    
    “Riesci a vedere la mia figa?”
    
    “Si la vedo e vedo anche il cazzo completamente dentro”
    
    “Mi senti fino in fondo?”
    
    “Si e mi eccita sentirti”
    
    Il cazzo scivolò senza difficoltà nella figa e lei cominciò a muoversi impalandosi verticalmente.
    
    Dopo pochi movimenti gli venni dentro allagandole la figa di sperma.
    
    Giocammo per un’altra buona mezz’ora e ci levammo dal letto.
    
    Telefonarono i suoi genitori per gli auguri e le chiesero di essere a pranzo da loro, anche tardivamente.
    
    Ci salutammo in ascensore dandoci un ultimo bacio e dandoci appuntamento per l’indomani.
    
    Io andai a casa dai miei per le stesse motivazioni. 
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