1. 7 – Forica: festa di capodanno


    Data: 02/08/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... dicemmo “Auguri, amore grande, buon anno. Io impazzisco per te. Voglio essere sempre tua e sempre la prima nei tuoi pensieri”
    
    “Ti amo così tanto che non ho parole per descrivere quanto sia grande e quanto sia innamorato di te” risposi.
    
    “Bianca mi ha detto che è gravida e che il figlio lo ha fatto con il marito. Pensi che sia vero?”
    
    Facendo lo gnorri risposi “Non sapevo che fosse incinta. Ora sarà contenta perché ha realizzato il suo desiderio. Se il figlio fosse stato il mio come ti saresti comportata con me e con lei? Mi avresti lasciato?”
    
    “Vedremo la pancia di Bianca crescere e sarà bello. Chissà se potremo giocare ancora con la sua fighetta e se potrò ancora leccarla, diventerà una figona. Circa il fatto che il figlio sia del marito sono contenta. Se fosse stato tuo lo avremo allevato insieme ed avremo, di fatto, sposato Bianca. Certo è che lei per stare qui avrebbe dovuto divorziare dal marito dicendogli la verità, cioè che si era fatta scopare da te e che il figlio non era il suo.
    
    Continuò
    
    “Dimmi! Il clitoride cresce quando si è gravide? E la figa come fa ad allargarsi? C’è una ginnastica apposita?”
    
    Mentre diceva queste parole le avevo messo la mano destra sotto il delicatissimo e piccolissimo perizoma e stavo iniziando a masturbarla.
    
    Cercava di reagire ma il piacere stava crescendo.
    
    Le levai il perizoma e voltatasi verso lo specchio scese per mettersi il cazzo nella figa.
    
    I tacchi alti le consentivano di muoversi senza difficoltà. Io ...
    ... stavo sotto.
    
    La collana di perle e gli altri gioielli le davano un’aria di gran figona che per la voglia urgente di scopare non aveva avuto il tempo di levarli.
    
    Si toccava il clito e si inarcava sempre di più. Mugolava, ansimava, si toccava le mammelle si tirava in avanti i capezzoli.
    
    I suoi liquidi scendevano abbondanti sulla mia verga e la lubrificavano. Con un gesto improvviso fece entrare il cazzo più in profondità e gemette ancora più forte.
    
    “Angelo, guardami, il mio grillettino ha voglia di essere toccato da te. Sto godendo tanto. Oh! Quanto ti amo! Mi sto guardando. Non smettere adesso, sto venendo”
    
    Un urlo soffocato, uno spruzzo della sua figa, un inarcamento all’indietro ed ecco che Forica era venuta.
    
    “Ora devi venire tu, devi inaugurare l’anno nuovo. Così verrai tutto l’anno fino al prossimo. È un segno di buon auspicio” Non credi?” disse
    
    La voltai e la presi sollevandole le gambe inguainate. Il passare le mani sulle calze mi dette una scossa incredibile. Le tenni le gambe sollevate impugnando i tacchi dei sandali e le infilai il cazzo nella figa venendo anche io con uno spruzzo bianco sul monte di Venere.
    
    Ci spogliammo gettando i vestiti a piedi del letto; nudi ed abbracciati ci addormentammo.
    
    Ci svegliammo dopo mezzogiorno del primo giorno dell’anno.
    
    “Buongiorno amore!”
    
    “Buongiorno!”
    
    Mi saltò sulla pancia e si stese su di me.
    
    “Vogliamo iniziare l’anno scopando?”
    
    “Se non ho altra scelta!” risposi
    
    Mi baciò ancora e scese a ...