1. Luisella la manager


    Data: 02/08/2021, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: Luisellaporcella, Fonte: RaccontiMilu

    ... magari un appaltino di forniture alle ASL regionali ci saremmo risollevati. Che per i miei dipendenti e mio marito sarei stata disposta a fare anche qualche piccola pazzia. A questo punto lui capì l’antifona e comincio a farsi più serio. Mi disse che sarebbe stato per lui un piacere darmi una mano, lui così generoso e sempre pronto ad aiutare il prossimo. E che avrebbe molto gradito la mia compagnia e disponibilità per quella notte. Ormai era fatta. Lui diede disposizione di far accompagnare me e mio marito dal suo autista presso la sua abitazione, una villa padronale sulle colline. Arrivati a destinazione ci fecero accomodare in una bella saletta col camino acceso e dei domestici in livrea in piedi. Notai che alcuni di questi erano neri e stavano messi bene. Dopo circa mezz’ora arrivò l’assessore, in compagnia di altri tre politici, tutti volti noti, e notai che uno era addirittura del PDL. Alla mia espressione di stupore, lui mi sorrise dicendo ‘Hanno proprio ragione quando dicono che ai piani alti noi politici di destra e sinistra siamo tutti d’accordo. Ma non lo ammetteremo mai! Stasera ti facciamo vedere cosa &egrave una scopata bipartisan. Se sarai stata brava, avrai tutti gli appalti che vorrai. Ma ricordati che per questa notte sei la nostra schiava del cazzo e il cornuto di tuo marito deve assistere ma non intervenire’. Detto questo si rivolse ad un domestico e disse semplicemente ‘Preparatela per gli appalti.’ Evidentemente doveva essere per loro una situazione ...
    ... comune. Io e mio marito ci lanciammo un’occhiata di intesa e fummo d’accordo di andare avanti fino in fondo. Fu così che dopo una mezzoretta fui preparata come avevo descritto all’inizio del racconto. Allora entrò in sala l’assessore accompagnato dai tre. ‘Bene, bene, la troia di stasera &egrave pronta!’. Si posizionò dietro di me, che ero completamente in balia del suo volere, senza potermi muovere, né parlare. Capii che era già nudo ed in tiro quando mi appoggiò la cappella sul buchetto del culo cosparso di vaselina. Dopo averlo strusciato un po’ per lubrificarselo per bene, mi infilò l’uccello in culo in un colpo solo. Il dolore mi trafisse direttamente il cervello, ma ero anche troppo eccitata. Non potevo urlare per via della palla in bocca, né prendere fiato, così iniziai ad annaspare dalle narici. Mi feci forza durante i primi colpi, poi il dolore cominciò a diminuire ed iniziai a muovermi assecondando le sue spinte. ‘Brava bambina. Così si fa! Potete toglierli la palla dalla bocca, ma lasciate i polsi legati.’ Ero ancora bendata, ma potevo parlare e respirare. ‘Chi sei tu?’, mi chiese. Subito capii l’antifona e ripsosi correttamente: ‘Sono la vostra schiava padroni’. ‘E tuo marito?’. ‘E’ un gran cornuto’ feci di rimando. Mentre lui continuava a pomparmi il culo, sentii un’altra cappella avvicinarsi alle mie labbra. Io aprii la bocca e lo ingoiai tutto. Ero incaprettata davanti e da dietro, e stavo cominciando a godere come una vacca. Cominciai a fargli un pompino a sola ...