1. Stefania e l'erotica ossessione


    Data: 31/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti

    ... di Tantalo; le divaricò le gambe e le pareti della figa si allargarono mentre i tessuti circostanti del perineo si tesero per poter consentire il passaggio di quella palpitante massa nera.
    
    I due corpi sudati, avvinghiati, l’odore del sesso, il contrasto fra il nero corpo muscoloso
    
    che ne possedeva uno bianco dalle morbide forme costituivano una miscela inebriante. La penetrazione durò a lungo, condotta con una potenza non comune per l’esperienza di Stefania che con i suoi mugolii e gemiti, tradiva inequivocabilmente il suo intenso piacere mentre i suoi piedi affusolati, appoggiati sulle spalle muscolose del ragazzo, si inarcavano per lo spasmo dell’eccitazione allargando le dita a ventaglio.
    
    Lei pensava:
    
    "Qualcuno sostiene che le dimensioni non contino… contano, si sentono eccome.”
    
    Esplose urlando per l’incipiente orgasmo:
    
    “Continua, non fermarti che mi stai facendo impazzire, brucio tutta. Dai riempimi, su , su, vengo, vengooooo.”
    
    Carlos la girò prona e la prese da dietro con rinnovata irruenza: lei godeva, inarcava il torace e dimenandosi faceva oscillare le tette: lui gliele afferrò stringendole con vigore.
    
    Stefania era estremamente soddisfatta di quel vigoroso selvaggio, amplesso.
    
    Finalmente anche Carlos venne urlando, inondandola del suo sperma.
    
    Stesi sul letto e con l’eccitazione ancora viva non erano ancora paghi e Stefania d’un tratto propose:
    
    “Facciamoci la doccia insieme. “
    
    Nell’ampio box doccia, sotto il getto dell’acqua calda ...
    ... ripresero a baciarsi e a toccarsi con passione. Lui giocava con le belle mammelle di Stefania che, bagnate e insaponate scivolavano sensualmente sotto le sue mani, le tormentava la figa penetrandola con le sue dita.
    
    L’uomo, a un certo punto, deciso, si concentrò sull'orifizio anale di Stefania. Mentre con le mani le allargava il solco gluteo con la lingua leccava la bruna roseola anale.
    
    Carlos le sussurrò qualcosa.
    
    Stefania ridendo maliziosamente cinguettò:
    
    “Sono tua e puoi farmi ciò che vuoi, oggi. Però prendi prima quel flacone di olio di mandorle appoggiato sul lavandino.”
    
    La vista del posteriore della donna era spettacolare e lui iniziò a prendersi il suo premio. Carlos la fece inginocchiare sollevandole il bacino, le spalmò l’ano di olio spingendolo all’interno del retto con l’indice e sotto gli scrosci di acqua calda iniziò a penetrarle il culo. La buona lubrificazione consentì alla donna di godere di quella pratica che per le dimensioni del cazzo del cubano era piuttosto sfidante. Certo Stefania strillò al passaggio del grosso glande, ma incoraggiò l’uomo a continuare nella sua azione insistente. Il potente andirivieni di quel grosso scettro di carne, superato il disagio iniziale, era esaltante e sentì particolarmente appagante il suo concedersi incondizionatamente.
    
    “Carlos urlando con grida gutturali eiaculò con un’ultimo getto di seme caldo dentro le sue viscere e concludendo così una cavalcata fantastica.
    
    La penetrazione anale d’improvviso le ...