1. Stefania e l'erotica ossessione


    Data: 31/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti

    ... piacere! Mi libero di un impegno e alle nove sono da te.”
    
    “Ok ti aspetto.”
    
    Puntualissimo alle nove Carlos era davanti alla porta. Lei aprì vestita di una leggera vestaglietta sotto cui non indossava nulla. Lui colpito dalla mise, la fissò sognante.
    
    “Entra presto! Non vorrei che quel ficcanaso viscido e laido del mio dirimpettaio ti vedesse.”
    
    Il trovarsi soli e liberi da vincoli, liberò la loro passione fin troppo a lungo compressa.
    
    Le loro bocche aderirono in un bacio intenso mentre le mani di Carlos si insinuavano sotto la vestaglia di Stefania deliziandosi di quello che fino ad allora era stata solo una promessa; lei pure non perse tempo esplorando il basso ventre dell’uomo attraverso la stoffa dei pantaloni e con movimenti febbrili abbassò la cerniera dei Jeans e le mutande, liberandone il cazzo e trasalendo dallo stupore.
    
    “Immaginavo fosse grosso, ma non così! Che meraviglia!”
    
    Cominciò ad accarezzare a stringere fra le sue mani il membro di Carlos con il risultato di farlo lievitare ulteriormente; ora era veramente enorme, lucido, percorso da un intricato reticolo venoso.
    
    Inginocchiata, Stefania si avvicinò con il volto all’inguine dell’uomo ritto in piedi, inebriandosi dei suo odore virile. Impaziente percorse con la lingua tutta la superficie di quell’enorme membro color ebano, dall’ampio glande scoperto, leccando i grossi testicoli, insalivandolo tutto. In un crescendo, lo prese in bocca attirandolo nella profondità della sua gola, e ...
    ... sospingendolo verso l’esterno con movimenti a stantuffo, carezzandolo e masturbandolo contemporaneamente con le mani. Lui muggiva di piacere e, con le mani appoggiate sul capo di Stefania, ne guidava i movimenti e lo schiacciava contro di sé cosi profondamente da provocarle persino un conato di vomito e riempiendole la bocca di saliva.
    
    Assaporarono la loro nudità non solo con gli occhi.
    
    Carlos la prese in braccio e la adagiò sul letto; Stefania si abbandonò percorsa da brividi d’emozione tutta compresa nel suo darsi completamente in quel rapporto adulterino a quell’uomo le cui mani iniziarono a giocare con il suo corpo e ad affondare nelle sue soffici rotondità; le lunghe dita agili e scure si intrufolavano nei recessi più intimi intingendosi nelle copiose , odorose secrezioni, anticipo di una ben più appagante penetrazione.
    
    Carlos insinuò il suo volto fra le calde cosce di Stefania che mostrò di gradire alquanto il muoversi della lingua nella sua figa gonfia e grondante di piacere e, ancor di più, il sublime titillamento del clitoride. Nella sua irruenza Carlos sembrava volesse divorare la sua figa.
    
    “Ooh, dai che godo, che furia sei!”
    
    Urlò al provare quel primo orgasmo.
    
    Disinibita, con voce roca per la libidine che la incendiava:
    
    “Adesso scopami fino a farmi male, lo voglio sentire fino in fondo. Dimostrami quanto vali.”
    
    Carlos non aveva certo bisogno di essere stimolato: da troppo tempo infatti desiderava quel corpo che sembrava sfuggirgli come in un supplizio ...