1. Ubi maior 3


    Data: 30/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... riuscita; come dio volle, riuscimmo ad arrivare alla fine dello spettacolo, di cui non avevo colto neppure il titolo, e salimmo in macchina; diressi immediatamente a casa sua; arrivati, la feci scendere, ma non la salutai e salii in casa con lei; di fronte alla sua aria interrogativa, le dissi che avevo bisogno di parlare con suo marito; a Mario comunicai che sua moglie non l’avevo toccata ma che lunedì l’ipoteca li avrebbe privati dello chalet, dal momento che, dopo le corna di lui, si era registrato anche l’inganno di sua moglie che si era fatta regalare un vestito di lusso, si è fatta portare a teatro e alla fine non aveva ottemperato a nessuno degli impegni assunti, rendendo così vano l’accordo ed autorizzandomi a far scattare la riscossione del’ipoteca; erano ambedue fuori dalla grazia di dio e non capivo affatto cosa si aspettassero da quella serata.
    
    “Speravo che il senso di amicizia prevalesse … “
    
    Azzardò lei.
    
    “… come ha prevalso in tuo marito, nei rapporti con mia moglie, e in te, nel rispetto degli accordi. Tieniti il vestito a pagamento della bella figura che mi hai fatto fare; dimenticati lo chalet e dimentica soprattutto l’amicizia. Alla fine, Rosalinda è più leale ed onesta di te. Auguri per le prossime battaglie che vi scatenerò … e non sarò mai più tenero con te: la memoria dei nostri sogni ad occhi aperti è stata stracciata dalla tua arroganza!”
    
    Andai via inferocito dalla loro casa, fermamente deciso a fare molto male a tutti e due per le ...
    ... scorrettezze gravissime, anche se sapevo quasi per certo che lei, ottusa e talvolta stupida come era, da un momento all’altro avrebbe potuto tornare, convinta di poter chiedere scusa e rimediare a tutto con qualche sorriso; me ne andai a casa mia, trovai il letto regolarmente occupato in parte da Rosalinda che pisolava; al rumore che feci entrando, si svegliò di colpo e si sollevò per alzarsi; le feci cenno di restare dov’era: in fondo, era il suo posto e, a ben guardare, ancora lo meritava, almeno in confronto a certe sedicenti amiche innamorate; mi spogliai e mi stesi accanto a lei; mi si avvicinò timorosa e mi abbracciò.
    
    “Ti da fastidio se ti sto vicino?”
    
    Feci cenno di no; anzi, le presi la testa e l’appoggiai alla spalla; cominciò a strusciarsi come un gattino, come sapeva fare da sempre … ed io sentii un languore dolce, che scioglieva i nervi e le tensioni accumulate; stavo pericolosamente e lentamente sciogliendomi anche io e, per la particolare situazione, sembravo quasi disposto a cancellare di colpo tutto un passato di errori e di pene: Rosalinda mi apparve al’improvviso una dolce e debole compagna che forse meritava più amore e assistenza che non giudizi severi e punizioni più o meno meritate; stavo quasi per prenderla per le braccia, sollevarla e baciarla con l’amore che un tempo era stato fondamento di vita, per qualche anno si era tramutato in odio feroce ed ora sembrava diventato tenerezza incalcolabile, anche per la presenza del figlio che doveva nascere: un solo ...
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