1. Timida e sottomessa


    Data: 29/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: pensierovago, Fonte: RaccontiMilu

    ... giorno di lavoro, quando lei se ne era già andata, andai a dare uno sguardo al suo pc. Lo riaccesi e ispezionai la cronologia di internet. Non trovai nulla di particolare. Poi verificai i files creati o modificati negli ultimi due giorni e lì, invece feci una bella scoperta. Aveva nascosto bene i suoi files privati e anche un differente accesso a internet. Lì la cronologia era inequivocabile. Non solo c’era un profilo inequivocabile su un social network, ma c’era anche l’accesso a due siti per donne sottomesse, che assolutamente non conoscevo. La password del profilo ‘diverso’ era salvata e ispezionai la su attività. C’era una lunga chat con due amiche. Raccontava del suo pompino durante il colloquio di lavoro, di quanto fosse stato eccitante, di quanto si fosse masturbata dopo il nostro incontro e di come era sulle spine perché io non l’avevo più chiamata per degli extra. Le amiche le avevano scritto che erano invidiose e le loro fantasie su quello che avrebbero fatto al posto suo. Lei aveva risposto con le sue fantasie e specificando che in quel momento si stava toccando e immaginava di averlo di nuova in bocca. Tutta la chat si svolgeva durante le due pause pranzo. E anche l’acceso ai siti porno ed erotici era avvenuta durante la pausa pranzo.
    
    Il giorno dopo, una mezz’ora prima della fine del suo turno, andai nella segreteria. ‘Metta la segreteria telefonica e venga da me.’ Tornai nello studio e mi sedetti nella mia poltrona. Dopo pochi secondi arrivò. ‘Si ...
    ... accomodi.’ Dopo un attimo di silenzio iniziai a chiederle come si trovava nel suo nuovo lavoro, quali erano le difficoltà che incontrava, se aveva dei suggerimenti da darmi. Mi rispose con la sua aria timida e sottomessa. Le leggevo in faccia cosa stava sperando che accadesse, sperava non ci fosse la scrivania a dividerci.
    
    Scostai indietro la mia poltrona e le dissi ‘Venga di qua e si faccia vedere.’ Si alzò, aggirò la scrivania e si fermò a un metro da me. ‘Adesso ci rilassiamo un po’, che &egrave stata una giornata faticosa. Mi faccia vedere che mutandine indossa.’ La ragazza alzò la gonna. Aveva un intimo comunissimo, nulla di particolare o arrapante. ‘Dovrebbe portare qualcosa di più ‘ elegante ‘ venga qui che voglio vedere cosa c’&egrave sotto.’ Fece due passi in avanti e io le abbassai le mutandine. Lei continuava a tenere in alto la gonna con le due mani. Allungai la mano e la accarezzai fra le cosce. ‘Ora si spogli tutta, che la voglio vedere bene.’ Si sfilò la t-shirt, poi slacciò il reggiseno, infine si sfilò dall’alto la gonna. Rimase con le sole mutandine all’altezza dei polpacci. Io continuavo ad accarezzarla tra le cosce. Il seno era veramente come lo avevo intuito., grande, sodo e bello tondo. Staccai la mano e mi slacciai pantaloni. Rimanendo seduto me li feci scivolare sino alle caviglie e poi mi abbassai le mutande. Lei rimaneva lì, in piedi, a guardarmi con i suoi occhioni. ‘Mi faccia vedere cosa sa fare con quella bocca e con quel bel seno.’ La ragazza si ...