1. Mani di fata


    Data: 21/07/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Diagoras, Fonte: RaccontiMilu

    ... della ragazza, mentre il mio cazzo da segni inequivocabili di gradire, e anche di molto, la situazione in cui mi vengo a ritrovare.
    
    La mano di Eirene.
    
    Bella.
    
    Bellissima.
    
    Non ho alcun dubbio su questo.
    
    Dita snelle, unghie lunghe senza smalto, i tendini del dorso in rilievo: una mano nervosa ed eccitante, che la sola idea di sentire sul mio corpo mi fa sciogliere l’anima.
    
    Una mano, che per il suo innato e forte erotismo, non immagini ad impugnare una penna o a lavare i piatti del pranzo: è innegabile che la sua funzione, il suo destino, mi viene da pensare, sia quello di stringere un cazzo.
    
    Una mano. Un cazzo.
    
    Due mani. Due cazzi.
    
    Il pensiero mi esplode nel cervello, come un fuoco d’artificio improvviso.
    
    Ma è solo un attimo, un attimo di eccitazione incontrollabile.
    
    La dimostrazione, la prova “tangibile” di cui Attalos parlava non prevede di certo che…
    
    La mente mi va in cortocircuito.
    
    La mano destra di Eirene si posa sulle palle di Attalos, ed inizia a risalire, leggera e impalpabile lungo l’asta spasmodicamente dritta, sfiorando ed accarezzando, le dita aperte, il palmo sulla carne.
    
    Arrivata sulla punta, ridiscende, e poi risale, in un contatto così delicato da sembrare inconsistente.
    
    Quando le dita si serrano attorno al membro, la bocca mi è diventata secca per l’eccitazione e l’attesa.
    
    Ora la mano di Eirene lo impugna decisamente, scende verso le palle, e la pelle del cazzo di Attalos scivola in giù, seguendo quelle ...
    ... magiche dita.
    
    La cappella violacea viene scoperta ed un primo sospiro di piacere sfugge alle labbra del mio amico.
    
    E la mano torna a salire, e quindi ridiscende, al ritmo, lento ed ipnotico, di una sega appena accennata: Attalos è il ritratto della felicità.
    
    Completamente rilassato, il mio amico ha riaperto gli occhi e tiene lo sguardo fisso su quella mano, prigioniero del piacere che Eirene gli sta donando.
    
    Solo per un istante lo vedo girare la testa e fissarmi.
    
    Ed è con il cuore in gola che leggo in quel fugace sguardo la conferma che la prova “tangibile” che Attalos mi aveva promesso vedrà anche me protagonista.
    
    Il suo è un muto invito a farmi avanti, a non perdermi, a non lasciarmi sfuggire quell’occasione unica e irripetibile.
    
    Mi sento imbarazzato e confuso, ma anche contento, felice ed eccitato: non vedo l’ora di sentire la mano di Eirene sul mio cazzo, sulla mia pelle sensibile e bollente.
    
    Mi avvicino ancora un po’ e, lentamente, mi sdraio accanto alla ragazza che, seduta, continua a masturbare sensualmente il mio amico.
    
    Dopo un ultimo attimo di incertezza, mi abbasso i pantaloni e gli slip, ritrovandomi nella medesima posizione di Attalos; il cazzo è un palo dritto, gonfio come non mai, già vicinissimo all’esplosione.
    
    Eirene mi guarda e mi sorride: seduta tra noi, è talmente bella che mi accorgo di esserne, da sempre, segretamente ed inconsciamente innamorato.
    
    Mi viene da pensare quanto lei sia eccitata in questo momento: immagino le sue ...