1. Mani di fata


    Data: 21/07/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Diagoras, Fonte: RaccontiMilu

    ... m’impedisce di udirli arrivare.
    
    Ma quando, improvvisamente, vedo sbucare dai cespugli del sottobosco Attalos, seguito da Eirene, più bella che mai, capisco subito che ci sarà poco da ridere.
    
    Il cuore mi manca un colpo, mentre i due mi salutano con le mani da lontano.
    
    Quando mi raggiungono, capisco definitivamente che il mio amico diceva la verità e che nessuno scherzo si sta consumando a mia insaputa.
    
    Eirene ha l’eccitazione nello sguardo ed il rossore che le imporpora il viso non è certo causato dalla camminata nel bosco.
    
    Attalos, senza perdere tempo, ci dice di seguirlo, che lui conosce un posto tranquillo e appartato, poco più avanti, nel folto del bosco.
    
    Eirene ed io lo seguiamo senza dire una parola, fidandoci ciecamente delle sue.
    
    Attalos ci fa strada, Eirene lo segue, ed io seguo lei, ammirando le sue splendide gambe, lunghe e abbronzate.
    
    Il tragitto non dura più di cinque o sei minuti.
    
    Ci ritroviamo in una piccolissima radura, circondata da fittissimi cespugli di more, e ombreggiata dalle imponenti chiome di enormi querce e castagni: per terra è un tappeto di foglie secche, che frusciano sotto i nostri piedi.
    
    Il mio amico sceglie un angolo quasi buio, ma siamo talmente lontani da tutti che l’eventualità che passi qualcuno è praticamente inesistente.
    
    Lui si siede sul letto di foglie e, sorridendomi beffardamente (te l’avevo detto, no ? sembra volermi dire) inizia ad armeggiare con la cintura dei pantaloni: la allenta, fa scendere la ...
    ... lampo e, contorcendosi, si arrotola i jeans alle caviglie.
    
    Poi si sdraia completamente, le mani incrociate dietro la testa, gli slip blu già rigonfi del suo giovanile turgore.
    
    Eirene, se prima mi era parsa eccitata, ora si mostra letteralmente impaziente, divorata dalla voglia di passare le mani sul cazzo di Attalos: gli occhi fissi su di lui, la sento ansimare piano, come se avesse corso negli ultimi due minuti, ed il seno, nascosto dalla maglietta, si solleva al ritmo del suo respiro.
    
    In un attimo si siede accanto ad Attalos e gli posa la mano destra sugli slip, premendo leggermente sul pene eretto, ma ancora costretto dalla stoffa dell’indumento.
    
    Mentre Attalos chiude gli occhi con espressione beata, io li strabuzzo, quasi a farmeli schizzare fuori dalle orbite, ancora incredulo per quello che sto vedendo.
    
    L’integerrima Eirene, la ragazza più bella del paese e che ogni madre vorrebbe avere come figlia, che accarezza uno slip di cotone maschile e la sagoma di un pene duro e fremente !
    
    Senza quasi accorgermene, faccio qualche passo in avanti, in modo da avere una visuale migliore di quello che sta per accadere.
    
    Eirene, con entrambe le mani, fa scivolare gli slip lungo le gambe di Attalos, portandoli ad ammucchiarsi con i jeans, alle caviglie.
    
    Il cazzo, non più costretto, si erge prepotente, come avesse una molla che lo spingesse in alto.
    
    E la mano di Eirene ora può, finalmente, scorrere libera sull’oggetto del suo desiderio.
    
    Mi concentro sulla mano ...