1. Diario di un (padre) depravato


    Data: 18/07/2021, Categorie: Incesti Autore: Pensieri_Osceni, Fonte: RaccontiMilu

    ... cosce aperte, con la testa china che si muove su e giù mentre si sta succhiando il mio cazzo durissimo.
    
    Sono incredulo, stordito ma meravigliosamente euforico; sono arreso e senza freni. Sento il cazzo pulsare e tendersi sempre più. E’ ora una mazza durissima ed io mi metto a dare spinte con il bacino per farla affondare ancora di più dentro la bocca di Giulietta, che intanto continua a succhiare diligente e con una capacità che mi lascia stupefatto.
    
    – Mmmh, ma che brava pompinara che sei. Bambina mia… -, sussurro con una voce estatica mentre lei me lo succhia.
    
    Continua a succhiarmelo per alcuni minuti e non so dire quanti perché ho perso la cognizione del tempo. Penso solo a godermi beato il pompino di mia figlia.
    
    Quando sento che sto per sborrare le prendo la testa fra le mani per allontanarla. Voglio sfilare il cazzo dalla sua bocca ma lei fa resistenza e pur tirandolo fuori resta con la bocca spalancata e mi smanetta l’asta. La punta della cappella pulsa tra le sue labbra e una serie di schizzi bianchi come latte le entrano dritti in bocca.
    
    Io schizzo fino all’ultima goccia e mia figlia ingoia tutto poi, soddisfatta, si alza in piedi. Si ferma dritta davanti a me; &egrave completamente nuda e mi mostra il suo corpo tornito, con la sua pelle olivastra e soda.
    
    Ho la sua fica bella polposa con le labbra sode e il solco morbido dello spacco davanti agli occhi; raccoglie l’asciugamano da terra e poi si gira per andarsene in camera sua facendomi vedere il ...
    ... suo culo bello sodo con due chiappe rotonde e sporgenti. Mi sculetta in faccia e poi, gongolante, si allontana. Io resto come in catalessi sul divano poi quando sento l’auto di mia moglie imboccare il vialetto mi sistemo il cazzo nei pantaloni, mi alzo e vado in bagno a rinfrescarmi.
    
    (per commenti scrivete a: pensieriosceni@yahoo.it) Sono stravolto. Giulietta, la mia bambina (perché per un padre la propria figlia resta la sua bambina a cinque a dieci o a quindici e più anni), mi ha appena succhiato il cazzo, di là, sul divano in salotto.
    
    Sono nel bagno. Mi ci sono chiuso per riprendermi e rendermi presentabile non appena ho sentito mia moglie rientrare in casa. Ho infilato la testa sotto il rubinetto dell’acqua fredda, mi sono dato una sistemata e sono uscito. Lei ha apparecchiato e comincia a trafficare con piatti e pentole per la cena e mi dice di avvisare Giulia che &egrave quasi pronto. Io annuisco e, ancora profondamente turbato, vado ad avvisarla.
    
    Prima di bussare ed entrare faccio un bel respiro profondo e spero con tutto me stesso che mia figlia non sia turbata quanto me, anzi (anche se &egrave assurdo) spero addirittura che, nella incoscienza tipica dei giovanissimi, lei si sia già buttata alle spalle la scellerata follia di poco prima.
    
    Un pensiero subito spazzato via dalla visione che lei mi ha preparato…
    
    – Entra, papà. – Mi risponde Giulietta quando busso.
    
    E’ quasi pronto in tavola, sto per dirle, ma le parole mi si fermano in bocca quando dalla ...
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