1. Sacro e profano


    Data: 03/02/2018, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... faccia.
    
    Lei lo fissò, poi, senza dire nulla lo abbracciò. Lui si rese contro che non era una tentazione, era rifugio, comprensione, accettazione. Smise di piangere.
    
    -Anni. Anni di ascesi… A cosa sono serviti?-, chiese più a sé stesso che a lei.
    
    -Anni di scelte. A cosa possano servire?-, domandò lei.
    
    -Cosa dovrei fare, secondo te?-, chiese l’uomo. La giovane gli sorrise di nuovo.
    
    -Non scegliere.-, rispose. Semplice. La morbidezza del suo seno e del suo corpo stava avendo effetti che lui non si curò di controllare. Si limitò a lasciare che accadessero.
    
    “Non scegliere…”.
    
    -Pensi che noi donne siamo distrattive, un ostacolo sulla tua via. Ma se ti dicessi… che siamo ciò che ti serve?-, chiese la giovane. Ora parlava sussurrando.
    
    -Io…-, non trovò parole per rispondere.
    
    -Temi di perdere ciò che hai ottenuto, ma ciò che hai é il tuo vero ostacolo, la tua fissazione il tuo più grande nemico.-, il tono della giovane era suadente ora.
    
    -Lascia cadere tutto.-, sussurrò lei prima di premere le sue labbra contro quelle dell’uomo.
    
    Fu come un’esplosione. Il cuore prese a pompare, il suo membro si erse, ogni barriera fu cancellata mentre quelle labbra e quella lingua si facevano strada attraverso la sua consapevolezza.
    
    Si annullò in quel bacio. Si annullò in quell’estasi. Lasciò andare.
    
    Quando giacque a terra, lasciando che lei lo spogliasse e si spogliasse, rivelando il corpo bruno e slanciato come quello di una danzatrice di palazzo, ...
    ... sorrise.
    
    Quando lei guidò il suo membro rigido tra le profondità del suo piacere, gemette.
    
    -Ora dovrai apprendere a controllarti. Avanza sino al tuo limite, poi controllati con me. Recita questo mantra.-, sussurrò lei al suo orecchio mentre lo cavalcava. Lui sospirò. Quant’era bello!
    
    A questo aveva rinunciato. Ma ora… Ora non c’era più rinuncia, ascesi, meditazione.
    
    C’era solo lui dentro di lei, il fiume gorgogliante, lei sopra di lui, carne contro carne.
    
    Anime affini e distinte. Si controllò. A stento ma ce la fece. Lei sorrise.
    
    -Bravo. Come ti senti?-, chiese. Lui prese del tempo, era ancora un neofita di quelle arti ma…
    
    -Libero.-, si sentiva libero. Si sentiva più libero di quanto la sua ascesi gli avesse mai dato modo di essere.
    
    -Allora godi con me della tua libertà.-, sussurrò la giovane baciandolo di nuovo.
    
    Il bacio fu il preludio a una nuova copula, lui sopra di lei, dentro di lei. Accarezzò il corpo della ragazza con mani tremanti di desiderio. Prese a muoversi, lasciando che il ritmo si stabilisse. Il respiro fuggiva lieve ma conscio. E improvvisamente, fu.
    
    Quando si riversò dentro alla giovane, in un fiotto violento e copioso, percepì che allo stesso modo, l’universo si riversava in lui, in un’esplosione che cancellò tutto, annichilendo il pensiero.
    
    L’esplosione si propagò in tutto il suo essere, spazzò via ogni cosa. Lo cancellò, lo annullò.
    
    Quando riprese coscienza di sé, si scoprì sdraiato sulla giovane che come lui respirava ...