1. Effetti collaterali 2 – Tre giorni tutti per me


    Data: 05/07/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: ziadaniela, Fonte: RaccontiMilu

    ... !!!)….caddi davanti ai suoi occhi come un sacco di patate, incapace di reagire e rimanendo senza fiato dal dolore. Che figura…e che paura!!!…pensai immediatamente ai miei bimbi….a me che sarei dovuta rimanere sola con la schiena bloccata…a quell’uomo che, ancora seduto, chissà cosa avrebbe pensato…e …al caffè che stava per uscire fuori!!!
    
    Immersa nel dolore e nei pensieri, immobile e senza fiato, cercavo inutilmente di reagire quando, dopo aver udito i pesanti passi dell’uomo dirigersi verso i fuochi per spegnere provvidenzialmente il caffè, sentii le sue possenti mani manovrarmi (ho scelto apposta il verbo manovrare visto che mi spostò con una facilità estrema) ponendomi distesa a pancia sotto. Non avevo la forza neanche di reagire dal dolore che provavo. E avevo davvero paura !!! Che stava facendo?
    
    Si tolse con calma le scarpe, la cintura dei pantaloni (???)…la paura aumentò…le sue mani, oltre a sprigionare un calore inaudito, premettero con forza proprio nel punto del blocco…e istantaneamente sentii i muscoli rilassarsi…
    
    ‘Tranquille. Je suis un physiothérapeute …’ – disse con voce calma e profonda
    
    Con le nocche premeva violentemente sul punto. Il dolore intenso procurato dalla pressione esercitata dall’uomo veniva ripagato dall’allentamento graduale della contrattura. Sentivo che il suo respiro diveniva sempre più profondo. Doveva durare un bel po’ di energia visto che la parte che stava manipolando, nel giro di pochi minuti, la sentii incandescente.
    
    Mi ...
    ... disse qualcosa, sempre con calma, prima in francese poi in tedesco. Non capii niente. A gesti mi fece intendere di rimanere ferma. Prese una coperta e me la pose addosso onde evitare che mi raffreddassi visto che ero ancora sdraiata sul pavimento in legno. Si rinfilò le scarpe ed uscì di casa. Passarono alcuni minuti nei quali i pensieri più strani mi passarono nella testa. Pensieri del tipo…come avrei fatto ad affrontare due giorni da sola in quel cazzo di posto isolato?…dove era andato il tedesco ma, soprattutto, che intenzioni aveva? Mi trovavo sdraiata a bocconi, seminuda e con una coperta di lana che pizzicava addosso, il dolore era ancora presente ma sentivo che mi sarei potuta alzare (magari bestemmiando).
    
    Proprio mentre tentavo lentamente di rimettermi in piedi arrivò lui con il suo zaino in spalla.
    
    ‘Nein…nein….fermare…no muovere….’
    
    Con gesti forti e sicuri mi fece un’altra volta sdraiare a terra. Si tolse nuovamente le scarpe (???) e da un tubetto fece uscire una pomata oleosa e puzzolente che lentamente si strofinò sulle mani.
    
    Si pose in ginocchio al mio fianco ed iniziò a massaggiare con energia sempre crescente la fascia lombare.
    
    Che meraviglia!!! Grazie a questo unguento puzzolente, le sue mani scorrevano sulla mia pelle stirando i muscoli contratti. E dire che avevo avuto paura di lui ed invece…era il mio salvatore!!! Constatando il beneficio della sua azione mi rilassai, anche mentalmente, e mi predisposi ad accettare il suo trattamento in serenità. ...
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