1. Santa, la mia mamma. Capitolo 1°


    Data: 02/02/2018, Categorie: Maturo Autore: meandmymom, Fonte: xHamster

    ... facendo? Non possiamo, non è naturale una cosa del genere.
    
    - Dai mamma, io lo desidero da morire.
    
    Oramai eravamo entrambi preda dell’eccitazione e del momento.
    
    Mamma abbassò lo sguardo per un istante, poi lo rialzò immediatamente e mi disse:
    
    - Non faremo sesso, promettimi che solo una sega e poi ci fermiamo, ok?
    
    - Mamma, solo una sega no, un pompino e ci fermiamo.
    
    Non rispose, prese il mio pene in mano e iniziò a massaggiarlo. Ci volle pochissimo per farlo indurire. Poi mamma prese a menarmelo più velocemente, per poi finalmente prenderlo in bocca.
    
    Aprì leggermente le labbra e le poggiò sulla cappella, e gli diede qualche dolce bacio. Poi fece dei leggeri movimenti circolari con la punta della lingua. Infine aprì ancora di più le labbra e lo prese interamente in bocca.
    
    Iniziò a muoversi lentamente e dolcemente, poi strinsi forte le labbra e prese a muoversi più velocemente e decisa.
    
    Chinai la testa all’indietro e chiusi gli occhi, Dio mio se era bello, e quanto era brava.
    
    Smise giusto il tempo per dirmi:
    
    - Apri gli occhi e guardami.
    
    Lo feci, aprii gli occhi, abbassai la testa e guardavo il mio cazzo entrare e uscire dalla bocca di mia madre.
    
    Stavo impazzendo di piacere e iniziai ad ansimare sempre più forte fino a quando non resistetti più e inondai la sua bocca col mio sperma.
    
    Lo bevve tutto, per poi con la lingua ripulirmi la cappella.
    
    Si alzò in piedi, con la mano si pulì le labbra, si avvicinò e mi baciò sulla fronte:
    
    - Ora ...
    ... vestiti che ti aspetto di là. Ah mi raccomando non dovrà mai saperlo nessuno e non dovrà riaccadere mai più.
    
    Quelle parole un po’ mi gettarono nello sconforto, non tanto il non dirlo a nessuno, anzi, quanto il non dovrà accadere mai più, io non volevo non succedesse più, tutto l’opposto invece.
    
    Sospirai, mi rivestii e raggiunsi mia madre in cucina.
    
    Mamma aveva già preparato il caffè.
    
    Ci sedemmo a tavola e lo bevemmo assieme. Nemmeno una parola sull’accaduto, parlammo del più e del meno come se niente fosse successo.
    
    - Mattia, stavi dicendo che volevi organizzare due, tre, giorni da qualche parte?
    
    - Si mamma, allontaniamoci dalla solita routine, se sei in casa, non vai mai da nessuna parte, neanche con papà o con tua figlia, approfittiamo della loro assenza per andare in qualche bel posto.
    
    - E che posto avevi in mente?
    
    - Non saprei, perché non decidi tu? Dove ti piacerebbe andare?
    
    - Non ho mai visitato Firenze.
    
    - E allora Firenze sia. Tu sbriga le faccende di casa o riposati mentre io organizzo il tutto.
    
    Mi alzai dalla tavola e mi recai in camera mia. Accesi il computer e iniziai a organizzare il viaggio. Dovevo solo prenotare l’albergo e i ticket dei vari musei online, perché saremmo andati in auto.
    
    Una volta prenotati i ticket andai su un famoso sito per prenotazioni, (booking), e cercai una camera d’albergo abbastanza in centro in modo da facilitare i nostri spostamenti, e con un parcheggio all’interno della struttura.
    
    Ne vidi cinque, ...
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