1. come una belva


    Data: 01/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Tabù Autore: antonio89x, Fonte: xHamster

    ... “Ciao”.
    
    La squadrarono dal basso in alto. Uno dei due, biondo, stava rollando una canna. L’accese, diede un lungo tiro e la passò all’amico.
    
    “Fumi?”.
    
    Lisa scosse la testa. “Eravate voi, prima, a spiarci da sopra il muro?”. “No” fece quello rasato “non ci siamo mossi da qui”. Aveva uno
    
    sguardo così limpido che diventava perfino imbarazzante contraddirlo. “Scusate, allora. Non è che avete dell’acqua?”.
    
    Il biondo infilò il braccio in una profonda buca nella sabbia e tirò fuori una bottiglia di birra che aprì con un coltellino. “Abbiamo solo questa”.
    
    “Grazie”. Lisa si accorse di avere davvero sete; prese la bottiglia e diede una sorsata. La schiuma traboccò fuori, i ragazzi scoppiarono a ridere.
    
    “Fumi?” chiese di nuovo il ragazzo rasato.
    
    Lisa, per non essere scortese, diede un tiro; tossì, inghiottì un’altra sorsata di birra.
    
    “Perché non ti siedi un po’?”.
    
    La seconda bottiglia rotolò, rovesciando sulla sabbia l’ultimo goccio di birra.
    
    “Devo tornare dalla mi amica adesso” disse Lisa. Cominciava a sentire la leggerezza dell’alcool farsi strada nel suo organismo. I ragazzi erano militari di leva, tornavano a casa per una licenza. Uno che conoscevano gli aveva parlato di quella spiaggia. C’erano stati già un paio di volte. Quale disegno? Non ci avevano fatto caso. Avrebbero dormito in spiaggia forse. Ma di notte, dissero, qui non c’è granché da fare.
    
    “Che amica? Quella grande….che è scesa con te?”. “Sì?”.
    
    “E’ sempre così schizzata?” chiese il ...
    ... ragazzo biondo. “Ma no, è simpatica…”.
    
    “Macchè. Tu sì che sei simpatica” disse il ragazzo rasato, sfiorandole come per caso la coscia. “E carina”. Le mani del ragazzo rasato scivolarono sui seni di lei.
    
    I due ragazzi si scambiarono un’occhiata. “E’ troppo orgogliosa” disse il biondo, ridacchiando.
    
    Il ragazzo rasato le stava sollevando il vestito, adesso. Lei lo trattenne, ributtò giù la stoffa, ma alla fine la sua mano le scivolò tra le gambe.
    
    “Eravate voi, sul muro, a guardarci?”
    
    Il biondo fece una smorfia. “E allora? Noi a guardare, voi a farvi guardare…E a chiacchierare”. Si alzò, spazzolandosi la sabbia dalle gambe. “Vado a cercare la tua amica”.
    
    Il ragazzo avvicinò la testa, le appiccicò le labbra contro le labbra. Sentì la sua lingua premerle sulla barriera dei denti, forzarla; si ritrovò in bocca la consistenza aspra della sua carne. Per un attimo chiuse gli occhi. La figura luminosa dell’a****le raffigurato nel disegno sul muro le infiammava la retina; non era il ricordo dell’immagine. Era una sorta di negativo giallorosso che bruciava dentro i suoi occhi chiusi.
    
    La Bestia, le zampe levate in aria, la testa piegata in avanti, il membro eretto.
    
    La bestia dello stesso calore del sole, fosforescente, che giace su ogni modelle del calendario, dodici donne che si danno al mostro, squarciate dal suo rovente fallo d’oro…
    
    Spinse il braccio in avanti, allargò il palmo della mano sulla stoffa dello slip; si spostò appena appena, verso il centro, e ...
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