1. come una belva


    Data: 01/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Tabù Autore: antonio89x, Fonte: xHamster

    Aprì gli occhi in una bolla di quiete e di silenzio. Lo scompartimento era vuoto, il finestrino aperto ma non entrava un filo d’aria: solo il rumore cupo delle cicale, come se migliaia di insetti si fossero dati appuntamento nella sterpaglia intorno alla ferrovia.
    
    “Il treno è fermo – disse Lisa, affacciandosi dal corridoio – Dicono che c’è un principio di incendio più avanti, e non si sa quando ripartiremo”.
    
    “Dove siamo?” chiese Ada, la voce ancora impastata dal sonno. “Non lo so. Subito dopo una stazioncina, non so quale”.
    
    Ada si alzò, guardò fuori. Era un tratto assolutamente anonimo di campagna. Cespugli rinsecchiti dal sole, muri a secco, qualche alberello contorto. Doveva mancare almeno un’ora alla stazione Termini. Forse due. Ada pensò vagamente che la giornata ormai era persa; non sarebbe riuscita a raggiungere l’archivio del Tribunale in tempo per le ricerche che doveva fare. Niente di tragico, comunque, pensò. Si era presa due giorni per quel lavoro, aveva disdetto tutti gli appuntamenti. Era completamente libera. Provò la sensazione adolescenziale di essere in vacanza.
    
    “Non ci muoveremo più” disse, sporgendosi dal finestrino spalancato. In lontananza, dietro una macchia verde, c’era il mare, una striscia azzurra velata dal muro opaco di calore che saliva dalla terra. “E qua dentro si soffoca. Che dici, ce ne andiamo in spiaggia?”.
    
    Lisa la fissò sorpresa. Era praticante presso lo studio di un collega, nella stessa cittadina di pianura dove lavorava ...
    ... Ada. Dieci anni più giovane di lei, non avevano mai avuto grosse occasioni per frequentarsi; a parte le cene di lavoro. Anche oggi, viaggiavano insieme solo per caso. Perché si erano ritrovate alla stessa ora sullo stesso binario, entrambe dirette a Roma.
    
    “E se parte il treno? chiese”.
    
    “Se c’è una stazione vicina prenderemo il treno successivo – rispose Ada afferrando la sua borsa di pelle nera.
    
    Lisa prese a sua volta il bagaglio e la seguì nel corridoio, dove incrociarono due ragazzi che stavano passando. Giovani entrambi, vicini ai vent’anni; uno era biondo, portava jeans e una camicia gialla aperta sul petto. L’altro era completamente rasato. Correvano lungo il corridoio, chiacchierando a voce alta tra loro, e il ragazzo biondo si scontrò violentemente con Ada.
    
    “Fa attenzione!”.
    
    “Scusate bellezze, dove state andando?”. Ada lo squadrò severa. “Non rompere, ok?”.
    
    Lui alzò le spalle. Quando le due donne furono passate si voltarono insieme a guardarle. Quella mora, la più anziana, era anche più alta: magra, la camicetta bianca che faceva intravedere un fisico asciutto, con seni piccoli ma sodi, i pantaloni bordeaux che fasciavano gambe muscolose e un bel culo a mandolino. L’altra, biondina, portava un vestito color sabbia che le scendeva fino ai polpacci; era più bassa, ma più femminile della sua amica, con seni ben evidenziati anche sotto il vestito largo.
    
    I due ragazzi si scambiarono un’occhiata.
    
    Le videro proseguire fino alla fine della carrozza; ...
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