1. come una belva


    Data: 01/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Tabù Autore: antonio89x, Fonte: xHamster

    ... acqua.
    
    Si distesero gocciolanti sulla sabbia calda, ai piedi del muro.
    
    Lisa, stesa sulla schiena, vedeva quella figura enorme incombere su di lei. Che razza di a****le era? Lanciato con le zampe in alto, s**tenato, furioso. E il colore…quale a****le ha il manto di un giallo così violento, accecante?
    
    E’ una bestia solare, pensò, fatta d’oro e di luce, metallo rovente, fuoco…
    
    Si alzò e girò attorno al muro. Scese giù, nell’avvallamento sabbioso retrostante la spiaggia. Lì l’aria era perfino più calda, e il silenzio totale. Si avvicinò al fronte irregolare dei cespugli; piante alte non più di un metro, un metro e mezzo, che racchiudevano ampie radure di sabbia, piccoli giardini di cardi ed erbaspada. Impigliata tra i rovi, la pagina strappata di
    
    una rivista pornografica si muoveva ad ogni irregolare bava di vento. Vide un groviglio di corpi maschili nudi, bianchi e neri, un coacervo di gambe, braccia, teste che formavano un unico impossibile corpo dotato di decine di bocche, peni e ani…
    
    Si accoccolò davanti ai cespugli e orinò sulla sabbia.
    
    Mentre stava per rialzarsi, le sembrò di vedere lo scintillio di due occhi tra la vegetazione, uno sfondo rosa tra il verde cupo del fogliame.
    
    Ada era ancora distesa sullo stomaco, immobile. Si sdraiò al suo fianco, a un palmo da lei.
    
    “Mi sono addormentata” disse, girando la testa verso Lisa – Ho fatto anche un sogno…strano…”.
    
    “Che sogno?”.
    
    “Stavo…” si schiarì la voce ” Stavo correndo in mezzo a un bosco di ...
    ... alberi radi, sotto il sole di mezzogiorno. Correvo senza sapere dove andavo, per fuggire da qualcosa che mi veniva dietro, sempre più veloce, a grandi balzi, sentivo un rumore pesante alle mie spalle… dei tonfi, vicini, sempre più vicini, ormai erano quasi addosso a me”.
    
    Lisa si inumidì le labbra, nell’attimo di silenzio che seguì. “Era…”.
    
    Fece un cenno con la testa, verso l’alto. “Era quella bestia..?”.
    
    “Credo di sì. Sì…Non mi sono voltata, avevo troppa paura, ma credo fosse proprio quella creatura…”.
    
    “Eri spaventata?”.
    
    “Da morire. Stava per saltarmi addosso. E non era una bella prospettiva”. Alzò gli occhi verso al grande figura sopra di loro. “Soprattutto considerato quello che ha in mezzo alle gambe” concluse con una mezza risata.
    
    “Ah! Quindi l’a****le voleva fare sesso con te…”.
    
    “Fare sesso! Sei sempre così raffinata…. Quella bestia mi avrebbe pure sodomizzata, se le capitavo sotto”.
    
    Lisa scoppiò a ridere. “E allora? Non dirmi che sei anche tu una di quelle che considerano inviolabile il loro posteriore?”.
    
    “Non mi sono mai fatta inculare se è questo che vuoi dire – rispose Ada seria - Lo trovo ripugnante. E’ una forma di sottomissione intollerabile”.
    
    “Però quel sogno indica che in fondo in fondo lo vorresti. E’ che sei troppo orgogliosa, sai? Anche arrogante a volte, con la tua aria di donna affermata, che vuole controllare tutto. A volte bisogna lasciarsi andare, no?”.
    
    “E’ che questo posto non mi piace – disse Ada improvvisamente – Penso ...
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