La "compagna del liceo" - Racconti Erotici

La "compagna del liceo"

... va bene. Dove e quando?"

lei: "oggi sono incasinata, ma per me va bene anche domattina prima di andare a lavoro dopo aver lasciato i bambini a scuola"

Stabiliti ora e luogo il tempo sembrava non passare mai, e le mie sensazioni erano tanto forti che mi stupivo di me stesso e di quanto una sconosciuta potesse farmi sentire così. La notte feci sogni molto eccitanti, ma al mattino ogni idea del genere sparì col sorgere del sole dato che nella mia mente risuonavano le sue parole "non sei il mio tipo".

Mi preparai velocemente e raggiunsi il bar dove avevamo scelto di incontrarci, a metà strada tra il mio ed il suo ufficio. Ero intento a leggere il giornale, controllavo di tanto in tanto il cellulare, attorno tutto sembrava molto chiassoso - più del solito - ed io ero un po' nervoso per la situazione nella quale mi trovavo. Dentro di me riflettevo sul fatto che in cerca di trasgressione spesso si fanno delle grandi stronzate e non volevo che questa situazione si trasformasse - come temeva lei - in un errore che anche io avrei pagato caro.

Poco dopo aver ordinato il mio caffè, dato che lei era in ritardo e iniziavo a credere in un suo ripensamento, ecco una ragazza avvicinarsi verso di me con un sorriso a metà tra il sornione e l'imbarazzato.

lei: "ciao, finalmente eccomi qui, scusa per il ritardo ma c'è davvero un gran casino per le strade e poi stamattina i miei figli mi hanno fatto perdere particolarmente tempo"

io: "non preoccuparti, l'importante è aver ...

... rispettato l'impegno, non ti nascondo che quasi iniziavo a credere che non saresti venuta inventando qualche scusa"

lei: "ma dai, adesso non mi prendere per quella che non sono, è vero ho sbagliato però devi anche comprendere la mia situazione, dovresti apprezzare il mio coraggio nell’essermi presentata qui oggi davanti a te"

io: “beh, vuoi che mi metta in ginocchio a ringraziarti?”

lei: “dai, non dire così, per me è stato difficile superare le resistenze che avevo dentro, le preoccupazioni legate a quel che può accadere di male”

io: "dicevi che ci conoscevamo ma io, perdonami, non credo di averti mai vista prima"

lei: “beh, si, magari tu non ci hai fatto particolarmente caso ma mio marito è il miglior amico di Piero e so bene che tu e Piero vi siete trovati spesso insieme a mio marito a cena o a giocare al bowling ”

io: "quindi mi stai dicendo che tuo marito è …”

Lei a quel punto mi interruppe dicendo “ovviamente si, dobbiamo continuare a parlare di lui o parliamo di noi?”

io: "beh, che dire, non immaginavo! Ma noi ci siamo mai visti prima? ”

lei: “io ti ho visto spesso nelle loro foto via facebook, e poi tua sorella ed io siamo spesso insieme perché tuo nipote Carlo va a scuola con mio figlio Marco”

io: "ok, colpito, affondato! Adesso comprendo meglio tutte quelle tue resistenze! E ti scuso pienamente”

Da quel momento sparì il frastuono delle auto che passavano vicino al tavolino del bar al quale eravamo seduti, sparì anche il suono fastidioso dei ...