1. La cagna del Lupo


    Data: 20/06/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Lesbo Autore: padronedicagna, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentire quell’uomo che non mi ispirava molta fiducia, né mi era rimasto particolarmente impresso, ma continuavo a pensare a me e a come mi ero sentita coinvolta nel fare quello che mi aveva chiesto. Non ci ho più pensato fino a quando 20 giorni fa ho letto un nickname che ha avuto un effetto calamita su di me. Di colpo ho abbandonato tutte le conversazioni, e ho sperato che chi stesse dall’altra parte del monitor mi rispondesse, così &egrave stato. Non ricordo cosa ho pensato in quei momenti, evidentemente non ho pensato. Ricordo solo istinto, solo dita che si muovevano sulla tastiera, e dita che su ordine di quell’uomo autodefinito sadico sono entrate nella mia figa, e poi nella mia bocca. Non ho premuto quel dito dentro, l’ho appena appoggiato, d’altra parte non era mia abitudine farlo, ma ricordo che come un automa quel dito me lo sono infilata in bocca e per la prima volta ho assaporato la mia voglia, e mi &egrave piaciuta.
    
    Ricordo poche parole, ma tante sensazioni: curiosità, istinto, voglia, timidezza, paura, sensi di colpa. Senza rendermene conto avevo accettato di giocare, avevo accettato di cedere il mio corpo e la mia mente a quello che da quel momento in poi ho iniziato a chiamare Padrone, a quello che ho iniziato a sentire come il mio Padrone; avevo accettato di sottostare alle sue regole, avevo accettato di diventare la sua schiava. Mai prima di allora avevo provato un’eccitazione così mentale, incontrollata e non ancora compresa. Ricordo l’imbarazzo iniziale ...
    ... nel chiamarlo ‘Padrone’ e ricordo che alla prima conversazione mi aveva chiesto di tornare presto a casa, non mi &egrave stato possibile. E anche se non avevo un pensiero fisso in mente quella sera, più di una volta avevo pensato a quell’uomo che con poche battute era riuscito a tenermi a bada, più di una volta ho pensato al tono deciso della voce del mio Padrone, che sembrava aver capito al volo cosa volessi, l’aveva capito prima ancora che lo capissi io.
    
    Il giorno dopo controllai con curiosità ed apprensione la mail. Mi aveva chiesto una foto, da inviargli entro una certa ora, non riuscivo a capire il perché né capivo il senso della sua richiesta: pretendeva uno sguardo da troia che sapevo di non avere. Era un’attitudine che non mi apparteneva, e ho iniziato a trovare difficile eseguire i suoi ordini. Ho pensato di non essere adatta a questo gioco, ho creduto di non essere in grado di mostrare uno sguardo che esprimesse la mia voglia, forse perché ancora non avevo accettato quella voglia; ancora non avevo accettato di essere diversa da come credevo. Così ho pensato di lasciare. Dopo poche ore, però ero a scrivergli ancora: quello che avevo assaggiato mi era piaciuto, e volevo provarne ancora. Da allora ho naturalmente assunto un temperamento più arrendevole, iniziavo ad accettare il piacere di ricevere i suoi ordini sempre adatti a me, la potenza delle sue parole mi eccitava sempre di più, la sua sicurezza ed esperienza iniziavano a farmi capire che potevo abbandonarmi ...
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