1. Mirko


    Data: 19/06/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: Diana_Morgan, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma l’odore del suo orgasmo recente sulle mani e il sudore del suo corpo scosso dai tremiti lo fecero avvampare: gli era venuto duro, durissimo, e l’erezione improvvisa gli premeva sul cavallo dei pantaloni, ansiosa di liberarsi. Federica se ne accorse e quasi con un gesto meccanico glieli sganciò. Il suo membro saltò fuori, rosso e fremente. Lei si chinò e scostandosi i capelli appiccicati alla faccia per via delle lacrime, glielo prese dolcemente in bocca. Fece per un po’ su e giù, leccando soprattutto la cappella e muovendo contemporaneamente la mano bagnata su tutta la lunghezza del pene. Gli sfilò poi i sandali, i pantaloni, le mutande e la camicia, disponendoli ordinatamente accanto ai suoi vestiti sulla sedia. Quell’attesa minimamente scalfì l’erezione di Simone, che non appena Federica si riavvicinò allungò le dita per toccare il suo sesso ancora caldo di piacere. Lei lo spinse indietro sul letto e gli si sdraiò sopra. I loro corpi insieme offrivano uno spettacolo cromatico interessante: quello di lei, lattiginoso e morbido, quello di lui indurito dal sole e ricoperto da una fitta peluria scura. Simone era basso, diversi centimetri in meno rispetto a Federica, ma nella posizione in cui si trovavano quella differenza non si notava più. Sollevatasi, lei gli prese l’asta fra le mani e iniziò a strusciarsela all’imboccatura della fica.
    
    “Prendo la pillola.”, lo rassicurò notando uno sguardo vagamente spaventato di lui a quel gesto.
    
    Poi, lentamente, mise il suo ...
    ... cazzo dentro di sé, contraendosi come per impedirgli di uscire. Non fece in tempo a muoversi che lui si sollevò di scatto e la fece girare mettendola a quattro zampe. Le accarezzò la peluria bionda del culo e dopo un attimo di esitazione vi fece scivolare dentro il suo pene. Il corpo morbido di Federica non oppose resistenza, e si limitò a stringere con le mani il lenzuolo bianco e a emettere un grido mozzato. Dopo qualche energica spinta, Simone le venne dentro e lasciò passare un po’ di tempo prima di uscire, durante il quale rimase immobile a riprendere fiato. Quando lo fece e si sdraiò accanto a lei, le chiese:
    
    “Sei venuta?”
    
    “No. Ma non ti preoccupare, oggi ho già avuto la mia parte.” disse lei sorridendo, stanca e soddisfatta, ma già pensierosa.
    
    Gli si rannicchiò accanto e lui prese ad accarezzarle i capelli e a baciarle la testa timidamente. Dopo una mezz’ora disse:
    
    “Credo sia meglio che io vada…”
    
    Federica si era addormentata, lui si sciolse dal suo abbraccio, si rivestì rapidamente e scivolò al piano di sotto. Il rumore della porta che si chiudeva scosse Federica dal suo assopimento, e la ragazza si guardò intorno con aria interrogativa e vagamente ansiosa. Le candele si erano tutte spente e anche il sole ormai era tramontato. A quel punto Mirko, che non si era perso un solo momento di quel pomeriggio così particolare scese dalla sua postazione in cima alla libreria e stiracchiandosi si diresse verso il letto.
    
    “Mirko, amore!”
    
    Mirko, un grosso soriano ...