1. Mirko


    Data: 19/06/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: Diana_Morgan, Fonte: RaccontiMilu

    Dalla sua posizione Mirko poteva osservare attentamente tutti i movimenti di Federica. Entrata nella stanza che condivideva col fidanzato al secondo piano di una vecchia casa di pietra nella campagna fiorentina, posò a terra la borsa con un gesto stanco. Oltre a loro, la casa era abitata da un’altra coppia di fidanzati, entrambi pugliesi, un ragazzo di Grosseto e una signora che per molti anni aveva abitato in Svizzera, tutti studenti. In quel momento non c’era nessuno. Federica si avvicinò allo specchio sopra il comodino e lentamente sciolse i lunghi capelli rossi. Poi si sedette sulla poltrona e con la stessa flemma slacciò le stringhe delle scarpe da ginnastica, restando per qualche secondo immobile a fissare la punta bucata di uno dei calzini. Tolse anche quelli e iniziò a spogliarsi, ripiegando accuratamente sulla sedia i jeans, il cardigan azzurro e la maglietta. Il reggiseno in particolare, che andava ad aggiungersi agli altri indumenti, attirò l’attenzione di Mirko. Poi fu la volta delle mutandine, che un tempo dovevano essere state bianche ma un errato lavaggio aveva ridotto a un rosa pallido. Federica, rimasta nuda, sembrava aver recuperato le proprie energie. Mirko conosceva bene quel corpo e tutte le sue imperfezioni: la linea decisa dei fianchi, il neo vicino all’ombelico, le spalle strette, la cicatrice sulla spalla sinistra. Si diresse a passi decisi verso l’armadio di legno scuro e prese un lenzuolo bianco, che provvide immediatamente a stendere sul letto, ...
    ... sostituendolo a quello che già c’era. Lo rincalzò accuratamente e vi dispose colla massima precisione di cui era capace tutti i cuscini presenti nella stanza. Quando fu soddisfatta del risultato, da una scatola polverosa sotto la scrivania estrasse alcune candele profumate che accese e sistemò in giro per la stanza. Finalmente, presi un libro e gli occhiali, si stese sul letto. Mirko la trovava bellissima. Il leggero dondolio delle gambe incrociate, i riccioli che le ricadevano lungo la schiena, il suo odore di pesca e pomodori.
    
    “Era proprio così, e mentre madama Baek, nella lenta ascesa su per le scale, trascinava di gradino in gradino i piedi stanchi e il suo messaggio, le sorelle intrattenevano allegramente…”
    
    Come spesso accadeva, la lettura la annoiava. Iniziò a grattarsi la testa, occupazione che le dava un piacere immenso, arruffando i capelli con ampi gesti della mano. Dai capelli passò al seno sinistro, dove per qualche minuto si accanì su un brufoletto che le teneva compagnia da qualche giorno. Il pensiero dell’imminente arrivo di Piero, la frescura data dal lenzuolo sotto la sua pancia contribuirono ad eccitarla. Scansò il libro e senza neppure togliersi gli occhiali appoggiò la guancia sul letto, nel quale si era sdraiata per traverso. Dalla finestrella spirava una brezza leggera che scostava la tendina coi girasoli e arrivava dritta dritta al culetto di Federica, facendole venire la pelledoca. Si passò una mano sotto la pancia e iniziò ad accarezzarsi i peli ...
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