1. Mirko


    Data: 19/06/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: Diana_Morgan, Fonte: RaccontiMilu

    ... rossicci del pube. Non appena avvertì un certo umidore, la fece scivolare più in basso, muovendo le dita da una parte all’altra delle grandi labbra, sfiorando a malapena il clitoride. Quando sentì di non farcela più, avvicinò un dito all’ingresso della vagina, senza farlo penetrare. Iniziò a contrarre il corpo, inarcando la schiena e stringendo le gambe. Tolse la mano da sotto la pancia e facendola passare al di sopra della schiena, oltre i glutei, si ficcò due dita nella fica impaziente e ormai spalancata. Le muoveva su e giù, muovendosi su e giù anche lei. Non era lontana dal venire ma voleva prolungare il piacere di quel momento il più a lungo possibile. Ad un tratto, sentì la porta aprirsi alle sue spalle. Doveva essere Piero, e lei decise di non fermarsi, anzì aumentò il ritmo emettendo dei gridolini di piacere altrimenti non necessari, sperando di contribuire all’eccitazione del suo ragazzo. Mirko vide Simone entrare nella stanza e restare letteralmente impietrito di fronte allo spettacolo che gli si parava davanti.
    
    “Oh, sì, s-sì, sììì!”, gemeva Federica ormai prossima all’orgasmo.
    
    Quando questo si esaurì, restò riversa per qualche secondo, pregustando la faccia di Piero non appena si fosse voltata. Ma quando lo fece, non avrebbe saputo dire se era lei ad essere più in imbarazzo o Simone, il ragazzo pugliese che era rimasto impalato al centro della stanza incapace di muovere un passo. Nessuno dei due ebbe il coraggio di proferire parola e passò qualche istante ...
    ... prima che si decidessero a farlo.
    
    “S-scusami. I-io… avrei dovuto bussare.”
    
    “Pensavo fosse Piero… m-mi sarei fermata.”
    
    Mirko osservava con interesse quello che stava succedendo nella stanza, incuriosito dagli sviluppi che si sarebbero potuti venire a creare. Prima del suo arrivo nella grande casa di pietra, Federica l’aveva frequentata in qualità di ospite. Al tempo non era ancora fidanzata con Piero e non poche volte Simone le aveva fatto compagnia nelle fantasie che precedevano il sonno. Insomma, aveva avuto una cotta per lui, che a quanto pareva era anche ricambiata, nonostante il giovane non avesse mai tradito la propria ragazza, con la quale conviveva ormai da cinque anni.
    
    “Ero venuto a dirti che Piero si è fermato in biblioteca e non tornerà fino a dopo l’ora di cena.”, disse Simone recuperando parte del suo contegno.
    
    “Ah.”
    
    Federica non sapeva che dire, le continue assenze, i ritardi di Piero, la irritavano sempre di più. In più, si sentiva una stupida e avrebbe voluto fuggire a gambe levate da quella stanza, da quella casa, da quella situazione. Simone le rivolse un impercettibile segno di saluto con la mano e fece dietrofront ma arrivato alla porta i sommessi singhiozzi di Federica lo richiamarono indietro. Le si avvicinò e si sedette sul bordo del letto. La ragazza non si era neanche preoccupata di coprirsi, si era portata le mani – quelle mani che sapevano ancora di lei – al viso, e piangeva piano, quasi intenzionalmente. Simone fece per abbracciarla ...