1. Per uno strano scherzo del Destino


    Data: 15/06/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Vandal70, Fonte: EroticiRacconti

    ... sogni strani. C’è ancora lui. Siamo insieme in auto. Poi l’impatto con il camion che ci fa sbattere sull’asfalto come una lattina. Io che mi risveglio in ospedale, nuda e i medici che si avvicendano attorno e sopra di me.
    
    Un sogno così vivido che mi sveglio in orgasmo.
    
    Qualcuno bussa alla porta. Chi diavolo è a quest’ora?
    
    Mi alzo. Pantaloncini, camicetta. Vado ad aprire a piedi scalzi. Apro. Il cuore manca due battiti. Sull’uscio, sorridente e un po’ imbarazzato, c’è il mio dirimpettaio “Ciao” dice lui d estrae da dietro la schiena una bottiglia di vino rosso “Mi giudichi villano se ti chiedessi di entrare con questo dono di pace?”
    
    Non mi sembra vero. Un’illusione? I miei sogni che si realizzano?
    
    Balbetto incapace di formulare una frase coerente. Alfine dico “Sì” e lo invito ad entrare
    
    “Perdona la mia invadenza ma, non ho potuto fare a meno di osservarti in questi ultimi giorni..”
    
    “Anch’io” dico di fretta e mi sento come una scolaretta alla sua prima interrogazione “Beh, sei di fronte al mio appartamento e..”
    
    “Mi hai visto nudo” sorride
    
    “Sì”
    
    “E?”
    
    “E niente”
    
    “Niente commenti?”
    
    “Beh, sei.. hai.. Ecco”
    
    “Hai fatto in modo che ti vedessi nuda anche io” dice lui appoggiando due calice lì, presi dalla credenza. Stappa la bottiglia e versa il vino in essi “Sai, non mi spiace che tu mi abbia spiato”
    
    “Neanche io..”
    
    “E ho pensato. Perché continuare a spiarci dalle nostre finestre quando possiamo farlo a poca distanza?”
    
    “Sei sempre ...
    ... così spudorato?” chiedo
    
    “Lo faccio solo per le ragazze che accendono la mia curiosità”
    
    “Ragazza…” arrossisco, alzo le spalle
    
    “Ragazza” replica deciso porgendomi uno dei calici
    
    “Vuoi farmi ubriacare per poi approfittare di me?”
    
    “Non lo so. E’ necessario?”
    
    Bevo. Un piccolo sorso. Là sotto comincia a fremere. “Mi chiamo Tilde Viola e ho 51 anni”
    
    “Tilde Viola?” quasi si mette a ridere “Nome curioso”
    
    “Il tuo qual’è?”
    
    “Giovanni Tobia” ride
    
    Mi viene da ridere anche a me “Età?”
    
    “35 anni tra un paio di mesi”
    
    “Un giovanotto” bevo un altro sorso “E, dimmi Giovanni Tobia: in che modo vuoi che finisca questa serata?”
    
    “Come vuoi tu”
    
    “Se sei venuto a trovarmi con una bottiglia di rosso, credo sia anche come vuoi tu”
    
    “Ci spero”
    
    “Sono tre anni che non faccio più sesso con qualcuno”
    
    “Più passa il tempo, più voglia si accumula” commenta lui
    
    Decido di fare la prima mossa. Mi alzo e vado verso di lui togliendomi la camicetta. Mi fermo con le tette a due centimetri dalla sua faccia “troppo audace?”
    
    Lui mi cinge i fianchi, mi stringe con una mano il sedere. L’altra la usa per afferrarmi un fianco. La sua bocca si schiude sul capezzolo di sinistra e comincia succhiare. Il brivido di piacere che mi permea, la lingua che scivola sulle punte turgide. Gli tolgo la camicia, lascio che le dita accarezzano il suo fisico asciutto ma muscoloso. Sento il turgore nei suoi pantaloni. Le mani sono frenetiche, ricerca di furia sessuale e selvaggia. Via i ...