1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.-


    Data: 11/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof., Fonte: EroticiRacconti

    ... nell’armadio che pantaloni mettermi, ero di spalle alla porta. Quando mi sono girata me lo sono vista sulla porta di camera che mi squadrava. Lei che vuole? Che ci fa qui? Mi sto vestendo se ne vada! E che sarà mai! Perché ti ho visto in mutandine? Mica sarò il primo! Avrai un ragazzo no? Comunque a cosce e culo sei messa davvero bene ……. CHE CHIAPPE, BIANCHE E SODE. Poi quei peli che li davanti spuntano un po’ fuori dalle mutandine …… D’istinto mi sono coperta con gli stessi pantaloni che avevo tra le mani. - Cosa copri? Ormai ti ho vista, ti conosco un po’ di più, siamo in confidenza. Mentre parlava si avvicinava e mi costringeva a indietreggiare, fino ad appoggiarmi allo specchio che avevo in camere a tutta figura. Mi sono voltata dandogli ancora le spalle. Lo specchio rifletteva la mia immagine in camicetta e mutandine con dietro lui, Le sue mani mi tenevano le braccia e si spostavano verso i seni. Mi diceva: -Sai, belle micette come te, me ne son fatte altre, ho altri appartamenti e con altre studentesse a cui piace giocare facciamo delle belle cosine, loro mi accontentano e risparmiano sull’affitto. Intanto sentivo la sua mano palparmi le natiche e l’altra cingermi il petto per tenermi incollata a lui Avendo solo mutandine e camicetta per lui era gioco facile. Sulla sessantina ma ancora forte e atletico anche se non certo un bell’uomo. Mi toccava e mi ansimava sul collo, mi stringeva fino a farmi male e intanto si strofinava su di me facendomi sentire sui fianchi e sul ...
    ... sedere il contatto del suo corpo e quello che aveva tra le gambe eccitato
    
    “...NO....NO....STIA FERMO... MI ...LASCI ...MI FA SCHIFO!!!! NOOO!” dicevo cercando di staccarmi da lui, ma era forte e la mia ribellione era del tutto inutile, mi ha terrorizzata quando ho capito che stava armeggiando nei suoi pantaloni per tirarselo fuori. Stavo per urlare quando mi ha tappato la bocca. - Cazzo urli, vedrai che poi mi chiederai di non smettere, proprio come tutte le altre. Chissà come lo stringi bene con queste natiche belle polpose. Cosi dicendo ha infilato una mano nelle mie mutande. Voglio sentire quanto sei calda! voglio stringerti e farti sentire il mio cazzo quanto è duro...! Nessuno mi aveva mai toccata in quel modo! Mi teneva prigioniera, era veramente forte la sua stretta.
    
    mi dimenavo per provare a liberarmi, ma sforzo vano. ”MI LASCIA MI LASCI ANDAREEEE...NOOOO LI' NOOOO!. Lui intanto diceva - Dai, che ne ho spaccato altre di queste fighe, mentre mi infilava la mano tra le cosce davanti impossessandosi del mio sesso: - ce l’hai bella carnosa scommetto che è anche stretta e caldissima, evidentemente il tuo ragazzino ce lo ha piccolo, sentirai come te la allargo a dovere. Forse ti farà un po’ male all’inizio, ma poi sarai tu a volerne ancora di più dentro questa patatina.
    
    Ero completamente in suo potere. Godevo, le gambe non mi reggevano più; come le ho aperte leggermente cercando di liberarmi, il suo cazzo c’è finito in mezzo. In un attimo di lucidità di pensiero le ...
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