1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.-


    Data: 11/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof., Fonte: EroticiRacconti

    ... Mi stava eccitando nuovamente. Sentivo in bocca Simone che stava crescendo sempre di più: Si sono detti qualcosa che io non ho sentito, Mi hanno fatta alzare e Simone si è steso sul letto a pancia in su, mi hanno detto che dovevo praticamente cavalcarlo mettendomi il suo uccello nella figa, cosi ho fatto ubbidiente. Mi muovevo, dimenavo i fianchi, mi stavo facendo il ragazzino. Come stavo fottendomi Simone, non mi sono resa conto che Gianni si era piazzato dietro me, me ne soni accorta quando ho sentito le sue mani sulla schiena poi sui seni. Mi ha spinto verso Simone il quale mi ha subito afferrato per le spalle mentre ancora stavo a cosce larghe sopra di lui col suo uccello in figa. Ho sentito una mano di Gianni sulla schiena e il suo glande appoggiarsi sulle natiche. Attimi di terrore soprattutto quando con lo stesso glande mi sono sentita separare le natiche, puntare all’ano e cominciare a spingere. Ho urlato – NNNOOOOOOO! E il mio grido è proseguito in un -AAAAAHHHHIIIIAAAAAA, quando ho sentito il bruciore del cazzo dentro il mio culo Simone mi ha tappato la bocca. Mi bruciava, mi faceva davvero male, era troppo. Troppo grosso, troppo per il mio sedere vergine, sentivo i rantoli di piacere di quel porco di Gianni mentre mi inculava e i SIIIII COSIIIIIIIIII DAI MUOVITI di Simone sotto di me che mi stava aprendo la figa. Un rantolo più potente di Gianni ha accompagnati i getti di sperma dentro il mio sedere sembrava non volesse finire più di schizzare, mentre Simone per ...
    ... la seconda volta è venuto dentro la mia figa accompagnando gli schizzi con un -AAAHHHHH SSSSSSIIIII.
    
    Io stesa su Simone e Gianni abbandonato sulla mia schiena, mi ha chiesto – ma eri vergine in culo? Sei strettissima cazzo mi facevi male all’uccello come stringevi e Simone ha aggiunto – le hai sverginato il culo, guarda, hai sangue sul cazzo.
    
    Mi avevano abbandonata sul letto mentre sentivo l’acqua scorrere, probabilmente si stavano facendo una doccia. Io non avevo la forza di alzarmi, ero rannicchiata su quel letto tremavo, mai provato tanti orgasmi e tanto piacere tutto assieme. Simone mi ha detto che andava con Gianni e tornava più tardi. Ho avuto la forza di alzarmi lavarmi alla meglio e andare in camera dove di solito dormivo le notti che stavo in comunità, sperando che mio marito al rientro non entrasse nella camera dove ero stata violentata, accorgendosi del letto disfatto e sporco di sangue.
    
    Un giorno della settimana successiva ero appena arrivata in comunità. Ero arrivata direttamente da scuola senza passare da casa e sentivo il bisogno di farmi una doccia; sono andata nel solito bagno degli ospiti e mi sono spogliata infilandomi sotto lo scroscio dell’acqua. Una volta finito ho aperto il box e prima di prendere l’asciugamani mi soni accorta della presenza di Mirko un diciassettenne che era da noi das circa due mesi e mezzo. Doveva stare con noi una settimana per poi essere inviato vicino Torino per raggiungere degli zii visto che la mamma scomparsa da circa ...