1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.-


    Data: 11/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof., Fonte: EroticiRacconti

    ... secchi e potenti sentivo sbattere i suoi testicoli sulle mie chiappe. Ricordo che ho detto - AHHHHHHHH PORCO MI SFONDI, MI SPACCHIIIIIII- ad un certo punto non ce la facevo più. Dalla mia bocca sono uscite parole come – daiiii continuaaaa più in fondo, ancora SPACCAMELAAAAAA -Mio Dio!! Vengo!!! Vengooo!!! Vengooooooo!!!!!!!! Lui continuava imperterrito a spaccarmi la figa, io tremavo come una foglia non riuscivo e smettere di venire, 1-2-3-4 volte di seguito...Dopo circa venti minuti di quel trattamento ho sentito che accelerava i colpi fino a che, grugnendo come fosse un maiale ha cominciato a scaricare il suo sperma dentro la mia figa, sentivo gli spruzzi colpirmi le pareti e il fondo della vagina che si contraeva ancora a ritmi più veloci lo stavo praticamente mungendo con la figa. Anche dopo che sono cessati gli spruzzi e il cazzo si è afflosciato, la mia vagina ha continuato a pulsare per un più dandomi sensazioni mai provate prima
    
    Pensavo fosse finita li, ma lui continuava a starmi dentro non permettendomi di muovermi. Lo ha tirato fuori un attimo e sul suo pene c’era del sangue: - te l’ho detto che te la spaccavo! Mi vergognavo troppo. Mi era piaciuto come mai avevo provato.
    
    Ha chiesto a Simone se avesse voluto fare con me qualcos’altro e il ragazzino ha risposto che gli sarebbe piaciuto mettermelo in bocca – dai, avvicinati ha detto Gianni mentre in ginocchio sul letto tra le mie cosce continuava a tenere il cazzo dentro la mia vagina, Gianni ha continuato- ...
    ... fatti fare un pompino mentre io assisto cosi mi ritorna duro direttamente dentro la figa di questa e poi rivolto a me – vedrai , ti tornerà la voglia in un attimo, ti bagnerai come non ti sei mai bagnata prima. Io cominciavo ad essere distrutta ma lui, Gianni, aveva ragione ne avevo voglia e questo mi spaventava. Ero davvero così vogliosa di essere presa? Stava venendo fuori una Monica completamente diversa. Ovviamente io mi vergognavo da morire, ma potevo farci poco, sia contro la loro forza, sia contro quelle sensazioni che sentivo provenire da dentro me stessa e che mi dicevano di lasciarmi andare completamente. No! Non potevo. Volevo e dovevo resistere. Sposata, insegnante, educatrice, per giunta catechista. Tra l’altro abbastanza conosciuta in quel posto… no, non volevo, non potevo, non doveva succedere che io diventassi la loro “bambola”. Anche se, il mio corpo, il mio sesso, le mie gambe, i miei seni, dicevano il contrario. Poi c’era la telecamera. Che intenzioni avevano?come volevano usarla? Era servita solo ad eccitarci di più in quell’occasione (cosa che mi era successa) oppure,,,,,,,,,,,,,,,,?
    
    Simone mi aveva costretto a voltare la faccia verso il suo uccello e a prenderlo in bocca, mi sono ritrovata a succhiarglielo senza rendermene conto, senza bisogno che mi forzasse. Gianni ,intanto, in ginocchio tra le mie gambe e li cazzo ancora dentro, anche se non durissimo come prima, si stava godendo lo spettacolo di me pompinara e con le dita mi stuzzicava il clitoride. ...