1. Prime esperienze bisex - 2


    Data: 11/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Maurocollant, Fonte: Annunci69

    Con Marco, amici fin da ragazzini, ho condiviso la mia adolescenza sotto tutti i punti di vista, considerato che i primi pruriti della pubertà, non solo trovai con lui il modo di condividerli, ma anche, e direi soprattutto, trovai in lui un caro compagno per tutte quelle curiosità e le scoperte che quell’età necessariamente comporta.
    
    La crescita, il corpo che si modifica, la voce che cambia, ogni cosa che piano piano produceva dei cambiamenti in noi, lenti ma visibili, era un motivo di parlarne assieme, non ci interessava trovare delle risposte alle nostre curiosità che lo sviluppo produceva, ci bastava notarlo, mostrarlo, parlarne.
    
    Alla fine degli anni sessanta, piena rivoluzione sessuale, ma in un piccolo paese della provincia veneta questa rivoluzione non era ancora arrivata e di certe cose era impensabile parlare con i genitori, ed i cambiamenti originati dalla pubertà erano alcuni di questi argomenti.
    
    Vedere i nostri cazzi svilupparsi era una cosa che ci faceva emozionare e fremere. La sola cosa che produsse qualche meraviglia, all’inizio, fu segarci senza sborrare, a veder arrivare i primi schizzi di….chissà che… per adeguarci a quella crema densa, biancastra….rendendoci conto, pian piano, che era l’espressione massima del nostro piacere.
    
    Con Marco ci vedevamo due tre volte alla settimana, vederci nel senso che ci incontravamo per le nostre seghe e per le cose che mano a mano ci veniva voglia di provare… i primi baci, le prime carezze, i primi rudimentali ...
    ... pompini, le sborrate sul corpo, in viso, nella bocca….
    
    Starcene nudi interi pomeriggi distesi a letto ad accarezzarci per il solo piacere di creare le suggestioni delle nostre seghe e delle sborrate piacevoli che ne seguivano.
    
    D’estate sua mamma era fuori casa quasi tutti i pomeriggi e per noi quei pomeriggi avevano una sola parola d’ordine “mettersi nudi”, la parola nudo per me ha un significato di eccitante fantasia ancora oggi, e allora cominciavo ad assaporarne il piacere del senso che stare nudi ha, fatto di mille piccole attenzioni e piaceri scambiati.
    
    Il tardo pomeriggio, dopo il sollazzo sborratoio, Marco ed io riprendevamo la normale vita dei ragazzi di quell’età, giocando a pallone, trovandoci con altri amici, attaccare bottone con le ragazze.
    
    C’era un amico che era più grande di noi, tre o quattro anno di più, lui lavorava già, e si univa a noi solo nel tardo pomeriggio, quando i nostri momenti di piacere erano finiti e passavamo alle normalità da ragazzi, questo amico si chiamava Enrico.
    
    Non avevo con Enrico la stessa confidenza che avevo con Marco e, quindi, con lui certi argomenti non li affrontavo proprio, c’era un po’ di imbarazzo a parlare con lui o anche a fogliare qualche giornale porno.
    
    Capitava che certe volte Enrico ed io ci incontrassimo senza che ci fosse Marco, così come era possibile che fossero loro due a vedersi senza di me e se Enrico ed io non parlavamo di sesso, quando invece si incontrava con Marco, scoprii dopo un po’ di tempo, ...
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