La prima volta da bull ... l'incontro! - Racconti Erotici

La prima volta da bull ... l'incontro!

... ero in ballo e decisi di osare anche io nella risposta,così: ”sono vicino a voi, se avete un attimo di pazienza porterò Elena direttamente alla fonte così potrà saziare la sua sete”.

La loro nuova risposta fu solo un messaggio con la faccina di un maialino e dell’omino con gli occhiali da sole...

Nel frattempo ero giunto al bar e, senza indugio, mi diressi verso l’unica coppia seduta al tavolino più isolato.

Mi rivolsi alla lei: “Elena?!”

Lei: “Si! E tu sei?”

Io: “Marco piacere, quello della fonte!” E sfoggiai un grosso sorriso!

Si fece avanti il compagno: “piacere sono Antonio, vedo che siete già in sintonia! Bene, bene”.

Un po' imbarazzato mi rivolsi ad Antonio chiedendogli scusa ma lui con molta franchezza rispose che andava bene così e che l’importante era che Elena fosse soddisfatta della sua scelta.

Lei, seduta al tavolino, rivolgendosi al marito esclamò un convinto SI e mi fece spazio per sedermi accanto mentre Antonio rimase seduto di fronte a noi.

Capì che il gioco era condotto del marito e fu lo stesso Antonio a confermarmelo quando di lì a poco iniziò a parlarmi andando dritto al sodo: “Vedi Marco quanto è bella mia moglie? Io la amo e farei di tutto per lei. Come hai potuto vedere dalle nostre foto la natura non è stata generosa con me (riferendosi alle sue misure) e non riesco a soddisfarla come meriterebbe, perciò abbiamo deciso che piuttosto che farmi cornuto a mia insaputa sia io stesso a trovarle il partner con cui divertirsi, ...

... senza problemi e senza censure, purchè io sia presente e magari anche partecipe…”

Risposi che se andava bene a loro andava bene anche per me!

Antonio, soddisfatto, esclamo: “Beneeee, allora Marco, tu che prendi…prosecchino? “

Gli feci un cenno d’intesa con la testa e poi rivolgendosi alla moglie: “e tu amore? Il solito in ghiaccio? Vi lascio conoscere, vado al bancone!”

Antonio si allontanò sorridente e io rimasi lì con accanto Elena. Le nostre gambe si toccavano, la seduta era davvero stretta: potevo sentire la dolcissima fragranza del profumo che aveva indosso. Si guardò un attimo attorno e poi tolse gli enormi occhiali da sole che le coprivano il volto. Finalmente riuscivo a vederle i suoi meravigliosi occhi azzurri ma la mia attenzione fu presto rapita dal magnifico decolletè che esibiva senza timore di essere giudicata. Mi sorrise, io ricambiai e proprio in quel momento arrivò Antonio che, rivolgendosi alla moglie, disse: “attenta che il ragazzo ti sta facendo la radiografia alle tette!”

Elena si mise a ridere, io ero imbarazzato ma nonostante ciò risposi che era davvero un bel vedere. Lui rispose che avrei avuto ancora più piacere nel toccarle e stringerle.

Arrivò per fortuna la ragazza con la nostra comanda a togliermi dall’ imbarazzo ma presto Antonio ne sparò un’altra delle sue: “oh…bene bene. Allora i prosecchini per noi maschietti e il negrone , pardon, negroni per la sig.ra!” Elena si mise a ridere, forse abituata all’esuberanza del marito. Io invece ...