1. Il marito di mia figlia (Dunia)


    Data: 10/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: JoeRandom, Fonte: RaccontiMilu

    ... allargata da tutte le parti”che bello’ disse ‘la sento muoversi contro il mio cazzo!’ ‘ti piace maiale?’ ‘si sei la mia troia preferita!’ era quello che volevo sentirmi dire e venni nuovamente’sfinita mi lasciai cadere a terra’lui si azò, il cazzo ancora durissimo, con calma prese un bicchiere dallo scolapiatti e me lo mostrò con aria furbetta’capii’con una mano iniziò a masturbarsi e con l’altra teneva il bicchiere sotto la cappella’ ‘devi brindare a quest’incontro suocera” e poco dopo venne facendo attenzione che nemmeno una goccia del suo sperma cadesse fuori dal bicchiere’ne fece una quantità inaudita’poi me lo passo ed io senza esitazioni, guardandolo fisso negli occhi, bevvi avidamente’sentii il liquido caldo scendermi nelle viscere’una volta finito leccai i residui sui bordi e sempre guardandolo fisso negli occhi mi leccai le labbra’lui godeva con gli occhi’io mi alzai e gli andai in faccia ‘se sei un vero maiale adesso baciami stronzo” lui mi guardò per un attimo perplesso poi divertito mi prese e senza fare complimenti mi infilò la lingua in bocca baciandomi con passione’che meraviglioso maiale aveva mia figlia e invece di approfittarne si perdeva tutto questo”sei fantastica’ mi disse e io presi l’occasione al volo ‘d’ora in poi, quando avrai voglia di una troia, vieni da me’così rimane tutto in famiglia” accettò volentieri e così per un po’ di tempo fui la sua amante, poi piano piano iniziai a parlare con mia figlia, facendo finta di non sapere iniziai a dirle dell’importanza del sesso nel matrimonio e di come poteva essere soddisfacente lasciarsi andare insomma alla fine accadde il miracolo…lui mi disse che mia figlia era diventata tutta un fuoco a letto’decidemmo a quel punto di smettere di vederci, ma con affetto, tuttora quando ci vediamo mi ringrazia di aver salvato il suo matrimonio, ma in pubblico continuiamo a fingere di non sopportarci per non creare sospetti’.
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