1. Mise en scène


    Data: 10/06/2021, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: aliasir, Fonte: RaccontiMilu

    ... cristallo.
    
    Poco male. Ci ho messo una sedia, proprio al centro.
    
    Quando i maschi sono arrivati, più o meno uno dopo l’altro, hanno guardato la sedia con curiosità, forse immaginando a chi fosse riservata, ma non l’hanno toccato.
    
    Lei nell’altra stanza, attende. Sente suonare al campanello un paio di volte. Ma se riesco anticipo e vado ad aprire prima che suonino. Cosicché non ha idea di quanta gente ci sia.
    
    E’ tesa. Respira profondamente per calmare l’ansia.
    
    Agli uomini dico di sedersi, bere qualcosa, parlare piano.
    
    Quando ci siamo tutti, rispiego loro le regole del gioco. Nessuna iniziativa personale.
    
    Avranno il loro pompino.
    
    Dopodiché se ne andranno. A meno che non gli venga esplicitamente chiesto di rimanere. E sarà la signora a scegliere.
    
    Sono tutti d’accordo. D’altro canto le regole erano state già anticipate per email e al telefono.
    
    Abbasso le luci, vado a prendere lei. Loro parlottano, ridacchiano. Chi ostenta calma e una certa sufficienza e chi evidente nervosismo. Si sono presentati e qualcuno ha raccontato di precedenti esperienze del genere. Alcuni commenti sullo stato del loro desiderio, o, per usare una terminologia più appropriata, sul carico dei loro coglioni, strappa risatine sulle bevute che si farà la signora che stanno attendendo.
    
    Lei di là è nervosa. Indossa una gonna stretta blu appena sopra il ginocchio, una camicetta. I capelli sono legati a coda di cavallo. Calze autoreggenti e scarpa con un bel tacco. A metà fra la ...
    ... donna in carriera e una divisa da impiegata.
    
    Non importa, non è una questione di ruoli.
    
    Ho a lungo riflettuto se fosse il caso di portarla di là bendata. Ma ho preferito di no.
    
    La benda protegge, in qualche modo. Invece voglio godermi le sue espressioni quando vedrà tutti quei maschi che la aspettano e le dirò cosa deve fare.
    
    Vieni, le dico, prendendole la mano. E l’accompagno dolcemente nel salotto.
    
    Entra con gli occhi bassi e con lo sguardo gira attorno su quelli, seduti. Un paio di loro si alzano e salutano.
    
    Uno si tocca il pacco mettendo in evidenza un certo rigonfiamento.
    
    La porto al centro. In piedi.
    
    La signora si chiama Anna e ora vi soddisferà tutti, con la bocca.
    
    Vi ricordo i patti: non potete scoparla e nemmeno toccarla al di sotto del seno.
    
    La signora deciderà se dopo vorrà trattenere qualcuno di voi per il suo piacere. Gli altri se ne dovranno andare senza recriminazioni.
    
    Tutti fanno cenno di sì con la testa.
    
    Accompagno lei verso il primo della fila sulla sinistra, un quarantenne piuttosto spigliato. Prendo un cuscino e lo metto a terra davanti a lui, faccio inginocchiare lei fra le sue gambe e mi ritraggo. Mi siedo in poltrona e guardo.
    
    Lui le accarezza la testa. Lei inizia a sbottonare i calzoni. Lui l’aiuta. Riesce ad estrarre il cazzo ancora non duro ma già bello gonfio. Lei lo stringe con la mano facendo gonfiare ulteriormente il glande e si china con la lingua di fuori. Prime toccatine sul frenulo, poi un giro attorno, un ...