1. Di quando avevo bevuto dalla fontanella di mio figlio - 3


    Data: 08/06/2021, Categorie: Incesti Autore: Una madre, Fonte: EroticiRacconti

    Avevo scoperto a mie spese di quanto porco e depravato fosse mio figlio.
    
    Scoprirlo mentre si scopava la moglie del suo amico e per di più godendole prima in pancia e poi in bocca mi aveva davvero disgustata.
    
    Nelle ore successive,cercavo in tutti i modi di scacciare dalla mia mente l'idea che a determinare il mio atteggiamento fosse stata una crisi di gelosia.
    
    "Come posso essere gelosa?!
    
    Sono sua madre,lui è un bellissimo giovane e da quanto posso capire,è molto richiesto dal giro delle sue amiche"
    
    E poi,come potevo competere con la bellezza,la freschezza,l'ardore e la spudoratezza di quelle ragazze che erano venute a trovarlo dopo l'incidente.
    
    "Ma poi...cosa vado a pensare...sono sua madre e non può esserci niente tra noi!
    
    Non deve esserci niente!"
    
    Continuavo a ripetermi in modo ossessivo e....doloroso.
    
    Comunque,dopo quella brutta esperienza,avevo cercato di evitare ogni situazione che potesse crearmi nuovi imbarazzanti incontri.
    
    Nelle mie interminabili elucubrazioni mentali,mi chiedevo anche se la sua ragazza Mara fosse a conoscenza delle corna che gli metteva mio figlio ed in caso affermativo,come poteva accettarlo?
    
    Nella mia mente si sovrapponevano domande fumose,dubbi e sensazioni che non riuscivo a dominare.
    
    Nei pochi giorni in cui era stato costretto ancora a letto,avevo cercato in ogni modo di evitare di restare sola con lui,limitandomi a servirgli la cena a letto troncando sul nascere ogni suo tentativo di dialogo.
    
    Quando poi ...
    ... aveva cominciato ad alzarsi,gli stavo vicina il meno possibile e sempre,comunque,in presenza di mio marito e limitando le nostre conversazioni sul miglioramento del suo stato di salute,i programmi televisivi e le sue prospettive di ritorno al lavoro.
    
    La svolta vi era stata la sera in cui il padre si era dovuto assentare per un giorno a causa del suo lavoro.
    
    Come ogni sera,gli avevo servito la cena sul carrello mentre lui era seduto sul divano in soggiorno con la gamba tesa a causa del gesso mentre la spalla sembrava essere definitivamente guarita tanto che riusciva a muoversi autonomamente con l'uso di un bastone.
    
    Dopo la cena,mentre sparecchiavo e scostavo il carrello,lui mi aveva afferrata per un braccio e strattonandomi mi aveva costretta ad inginocchiarmi davanti a lui.
    
    -Ehi..ma che fai...mi fai male così!-
    
    Gli avevo gridato cercando di liberarmi dalla sua stretta.
    
    Poi,rendendomi conto dell'assurda situazione in cui ero venuta a trovarmi,mi era rilassata e guardandolo negli occhi gli avevo chiesto:
    
    -Che vuoi?Perché mi hai tirata così?-
    
    In quel momento,il cuore aveva preso a battere forte nel mio petto mentre uno incontrollabile tremore accompagnava il presagio della risposta che avrei potuto ricevere.
    
    Più che un presagio,mi rendevo conto che forse era un desiderio che avevo cercato inutilmente di reprimere in tutti quei tormentati giorni.
    
    Lui senza rispondermi,mi aveva messo una mano sotto al mento e dopo avermi sollevato la testa e puntato il ...
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