1. L'elettricista -2


    Data: 02/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: cd1948, Fonte: Annunci69

    Capitolo 2 – Voglio un figlio
    
    Dopo quella sera, pensai molto a ciò che era successo, al signor Cristiano, a mio marito ed a come si era comportato. Poi mi decisi e lo affrontai.
    
    -”Siediti, dobbiamo parlare”, esordii con mio marito al suo arrivo dal lavoro.
    
    -”Cosa c'è ?”
    
    -”Sei un pervertito, ti piace vedere tua moglie fare sesso con un altro uomo”.
    
    -”Sì, mi eccita da morire, mi eccita di più che vederti nuda”.
    
    -”Sei peggio di un magnaccia. Almeno quelli si fanno pagare per far fare sesso alle loro donne. Tu neppure quello”.
    
    -”E che ci posso fare ? All'inizio, quando ho visto quel vecchio che ti scopava, mi sono incazzato. Ma poi, mi sono sentito venire un'erezione che non avevo mai avuto con te”.
    
    -”E magari vorresti che facessi sesso con i tuoi amici, vero ? Per farti godere di più.”
    
    -”E perchè no ? Sempre meglio loro di quel vecchio da cui ti sei fatta sbattere”.
    
    -”Intanto non mi sono fatta “sbattere” come dici tu, ma abbiamo fatto l'amore con dolcezza. E poi, lui, a differenza di te, è un uomo colto, sa parlare bene, mi ha trattato dolcemente. E poi mi ha fatto godere come non avevo mai provato prima”.
    
    -”Ma che sarà colto un operaio”.
    
    -”Non è un operaio, è un ex informatico che fa dei lavoretti per arrotondare la pensione. Almeno lui i lavoretti li sa fare, mica come te, che non sei manco capace di piantare un chiodo”.
    
    -”Insomma, cosa vuoi da me ?”.
    
    -”Niente, cercavo di capire cosa sei diventato”.
    
    Parlammo ancora ma non cavai un ...
    ... ragno dal buco. Anzi, alla fine mi propose pure di fare sesso con un suo collega che aveva fatto degli apprezzamenti su di me, mentre lui sarebbe rimasto a guardare. Alla fine, lo mandai a farsi benedire, mi alzai ed andai a preparare la cena, anche se non ne avevo molta voglia.
    
    Al mattino seguente, una volta che mio marito se ne fu andato, telefonai a Cristiano.
    
    -”Sono Rita. Ho bisogno di parlarti” iniziai a dire.
    
    -”Dimmi tutto”
    
    -”Per telefono non posso, dobbiamo farlo di persona”.
    
    -”Arrivo”.
    
    -”No, voglio venire io. Sarebbe troppo sospetto se tu venissi qui”.
    
    Mi diede il suo indirizzo e, dopo 10 minuti, suonai alla sua porta.
    
    -”Che veloce” mi salutò, aprendo la porta, “ero proprio ansiosa di vedermi”.
    
    -”Senti, dobbiamo parlare” feci.
    
    Non riuscii a finire la frase.
    
    -”Dopo” fece, mi abbracciò ed iniziò a baciarmi.
    
    Io cercai di resistere perchè volevo assolutamente parlargli dei miei problemi, ma lui mi tenne avvinghiata a sé, baciandomi sulla bocca, sul viso ed alla fine gli buttai le braccia al collo ed iniziai a rispondere ai suoi baci ed alle sue carezze.
    
    Iniziavo anche a sentire caldo al basso ventre. Lui mi sollevò come un fuscello e mi portò nella sua camera da letto, mi adagiò sul letto e, senza smettere di baciarmi, incominciò a levarmi il poco che avevo addosso : soltanto una maglietta ed una gonna al ginocchio.
    
    Quando fui nuda, si spogliò in un attimo (aveva addosso solo un paio di calzoncini corti) e si sdraiò al mio fianco, ...
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