1. L'elettricista -2


    Data: 02/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: cd1948, Fonte: Annunci69

    ... riprendendo a baciarmi ed a carezzare tutto il mio corpo. Io avevo smesso di ragionare. Oramai ero partita anch'io, gli restituivo le carezze ed i baci. Ed ero bagnata, la mia passerina era un lago.
    
    Lui se ne accorse, ma continuò ad accarezzarmi, baciarmi il seno, succhiarmi i capezzoli, infilarmi un dito nella fighetta, poi scese ed iniziò a leccarmela, a mordicchiare e succhiare il clitoride, a scoparmi con la lingua, mentre con le mani mi torturava i capezzoli.
    
    -”Ohhhhhhhhhhhhhhh, sììììììììììììììììììììììììììììììì, non fermarti, ancora”, mugolavo, oramai in preda al piacere più assoluto.
    
    -”Ahhhhhhhhhhhhhhh, vengooooooooooooooooo” urlai, ad un certo punto, quando raggiunsi il mio promo orgasmo.
    
    Ma lui non si fermò, continuò leccarmi, mi mise un dito nel culetto. Fu una sensazione strana ma piacevolissima. E venni un'altra vlta.
    
    Allora lui salì su di me, mi alzò le gambe fino alle sue spalle e mi appoggiò la cappella sulle labbra della mia passerina.
    
    -”Prendimi, ti prego, mettimelo dentro tutto, lo voglio sentire fino in fondo” feci, prendendolo ed inserendolo nella mia fessurina.
    
    Lui diede un colpo leggero ed affondò in me come una lama calda nel burro. Ero talmente bagnata che scivolò fino in fondo. Iniziò pian piano a fare dentro e fuori, con colpi lenti e lunghi. Io che oramai ero eccitata al massimo, venni nuovamente.
    
    Allora cambiò posizione, mi fece mettere in ginocchio sul letto, con ul culetto e la patatina per aria, si posizionò dietro a me ...
    ... ed entrò nuovamente. Cambiava posizione ogni tanto, io venivo in continuazione. Era quasi un orgasmo continuo.
    
    Alla fine si sdraiò supino e mi fece salire a cavalcioni su di lui. Io mi puntai il suo membro sulla passerina e mi abbassai con un “Oooooooooooooooooooooooooooooooooooo”. Mi muovevo su e giù, facendolo sfilare fin quasi in cima e poi abbassandomi. Mi sembrava che mi arrivasse in gola. Venni ancora ed ancora, ma lui non lasciò andare fino a che non venne dentro di me. Rimasi lì, la mia vagina che aveva le convulsioni e si stringeva sul suo cazzo, che, alla fine, iniziò a sgonfiarsi.
    
    Quando si sfilò, mi levai da sopra di lui e mi stesi al suo fianco, felice e soddisfatta.
    
    Dopo aver ripreso fiato, sempre stesi, mi chiese :
    
    -”Che cosa volevi dirmi ?”
    
    -”Voglio un figlio da te” esclamai, sorprendendomi della mia uscita. Certo, desideravo un paio di bambini, ma non so perchè, fu la prima frase che mi venne.
    
    -”E tuo marito ?”.
    
    -”Senti, ho cercato di parlare con lui ieri sera, di quello che è successo, del suo problema. E sai che mi ha risposto ?”
    
    -”Come posso saperlo ?”
    
    -”Alla fine, voleva che mi facessi scopare da un suo collega per masturbarsi nel guardarci. Allora l'ho lasciato lì e stamattina ho deciso di venire a parlare con te”.
    
    -”Ma sta frase sui bambini ?”
    
    -”Non lo so, mi è scappata, senza neppure pensarci. Non era di quello che volevo parlarti”.
    
    -”Comunque, se li vuoi, io sono sempre pronto a darti una mano”, mi disse, sorridendo ...
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