1. Situazioni tragicomiche


    Data: 02/06/2021, Categorie: Erotici Racconti Autore: efrolover, Fonte: RaccontiMilu

    ... speriamo anche che non arrivi un’altra fitta ora, altrimenti cado svenuto nella mia cacca e lui con me avvolto dalla puzza; infatti ad ogni piano l’ascensore si ferma entra altra gente, confusione, caldo, ci si spinge un po’, mi arriva una gomitata sulla pancia e per poco non spruzzo tutto nei pantaloni, riesco però con uno stratagemma, che mi avevano insegnato anni fa a yoga, a concentrarmi ed a riuscire così a trattenermi.
    
    Arriviamo al piano terra ci accingiamo ad andare in auto e il mio capo mi vede e nota che ho un aspetto a dir poco di “merda” e mi chiede “problemi signor M.?” io rispondo che &egrave solo l’ascensore, quando c’&egrave molta gente mi provoca un po’ di claustrofobia…
    
    Lui sorride e mi da una pacca sulla spalla, ed ecco che lo scossone mi fa uscire del gas dal culo però fortunatamente senza rumore, ma purtroppo &egrave anche vero che quelle silenziose sono anche le più terribili, per fortuna siamo all’aperto e complice un po’ di venticello gli effetti mefitici della flatulenza scompaiono velocemente, per fortuna perch&egrave adesso devo salire in macchina, e chi ce la fa a piegarsi? Entra prima lui, poi entro io e lo faccio in maniera lentissima, per assicurarmi che tutto il gas si sia dileguato, lui mi guarda sorpreso ed io anticipando ogni suo commento gli dico “E’ il ginocchio devo stare attento!”.
    
    Per fortuna durante il tragitto lui &egrave silenzioso o sta sempre al telefono per lavoro o per ringraziare per le condoglianze di rito, io ho una ...
    ... fitta terribile mi piego un due, mi metto la mano davanti agli occhi per non fare vedere la sofferenza, lui però se ne accorge e mi dice “tutto bene? Ancora claustrofobia?” io rispondo singhiozzando “No, &egrave che mi spiace per suo fratello, sono veramente addolorato, so cosa si prova, anche io ne ho perso uno molti anni fa” sto mentendo in maniera schifosa ma non so che dire, lui mi guarda e freddo mi dice “lo conosceva?” io mento ancora e gli dico di sì che era una bravissima persona e che mancherà a tutti…lui mi guarda e mi dice “Suvvia se lo conosceva sapeva quanto me che era un bastardo, meglio per tutti che sia passato a miglior vita!” Ah, questo mi spiazza, che faccio? Lo guardo e cala un silenzio imbarazzante, per fortuna interrotto dall’ennesima telefonata.
    
    Finalmente arriviamo a destinazione, entriamo in chiesa e qui complice la differenza di temperatura con l’esterno arriva un’altra colica, io sono dietro al feretro e mi piego in due dal dolore, per fortuna arriva un mio collega che mi sorregge e mi dice “Non pensavo ti dispiacesse così tanto! Eri suo amico? Non me lo avevi mai detto!” io piglio la palla al balzo e gli dico “Eh sì, mi spiace tanto per lui! Morire così poi” veramente si sapeva che lo avevano trovato infartato con i polsi ammanettati alla testiera del letto con addosso reggicalze e rossetto sulle labbra, vittima di un qualche gioco erotico finito male, trovarono due donne in casa, erano state loro a chiamare l’ambulanza, una di nome Suzette si ...