1. Situazioni tragicomiche


    Data: 02/06/2021, Categorie: Erotici Racconti Autore: efrolover, Fonte: RaccontiMilu

    Che giornata oggi, devo pure andare ad un funerale, il fratello del mio capo, che tra l’altro non conoscevo nemmeno, ma si sa sono circostanze per cui la presenza &egrave dovuta…Sono in ritardo, faccio tutto di fretta evito di prepararmi il caff&egrave, mi porterebbe via troppo tempo, allora mi limito a scaldare del latte, nel mentre mi arriva una telefonata, &egrave la mia “amante” Giorgia, una ex squillo, mi dice che al pomeriggio ha un impegno e non potremmo vederci casomai di passare da lei dopo cena, io le dico che devo vedere se riuscirò, con un tono anche un po’ seccato, dato che avrei avuto voglia di vederla e di leccarle un po’ il suo meraviglioso culetto…Nel frattempo mi dimentico il latte sul fuoco, spengo tutto cercando di non scottarmi, &egrave tardissimo devo passare in ufficio anche per sistemare una pratica che dovevo già consegnare la settimana scorsa, bevo il latte di fretta scottandomi anche un po’ la lingua, lo stomaco ha un sussulto, lo controllo e non ci penso più.
    
    Arrivo in ufficio 20 minuti dopo, mi siedo alla scrivania e cerco la pratica ma non si trova, forse quelli delle pulizie ieri me l’anno spostata chissà dove…all’improvviso una fitta alla pancia la classica colica dovuta al latte caldo “assassino” &egrave pure fortina ma la controllo, vado in bagno o no? No, meglio prima trovare la pratica, la vedo sotto la sedia che ho di fronte alla scrivania, mi abbasso per prenderla ma una scorreggiona mi esce dal culo senza poterci fare nulla, rido ...
    ... per non piangere perch&egrave immagino mi abbia imbrattato le mutande, corro in bagno ma purtroppo li trovo chiusi perché guasti, no cazzo e adesso? Vado in quelli del piano di sotto, vado verso l’ascensore ma non arriva, &egrave sempre occupato che faccio? Pendo allora le scale scendendo molto piano in quanto agitarmi non sarebbe indicato, ecco un’altra colica che mi piega in due, cazzo che male, questa &egrave forte, arrivo al piano mi accingo a trovare i bagni quando arriva il mio capo, noooo proprio adesso…Mi vede mi saluta con tono serio e mi dice “M. che fa lei qui?” io rispondo “Ehm….ero venuto a salutarla…e a farle le mie personali condoglianze” allora lui fa un mezzo sorriso e mi stringe la mano e mi dice “Beh lo apprezzo molto, ma &egrave tardi adesso, dato che &egrave qui che ne dice se l’accompagno io al funerale, venga giù con me l’autista ci aspetta” e adesso? Fregato! Che gli dico adesso? Non ho mai ricevuto un invito ad andare in macchina con lui e sono vent’anni che lavoro qui, proprio oggi me lo chiede? Gli dico che ho una “malta” marrone in culo e che se non la scarico muoio soffocato dalla mia stessa cacca? Ovviamente no, così con un rivolo di sudore sulla fronte rispondo che non si deve disturbare, ma lui insiste per cui non mi resta che accettare, che sfiga! Prendiamo l’ascensore e qui la cosa diventa imbarazzante, forse ho le mutande imbrattate e magari posso anche emanare un po’ di odore, se fosse così non mi resta che sperare che non se ne accorga, e ...
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