1. 191 – Manuele si scopa e incula di brutto il figlio e poi la madre


    Data: 27/05/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiede ancora del motorino’.
    
    ‘Dove l’hai lasciato?’
    
    ‘Qui sotto, contro il muretto di casa sua’.’
    
    ‘Tranquillo, non da fastidio a nessuno. Ma tu dove abiti?’
    
    ‘Abito fuori città nella zona nord’..’
    
    ‘Ah, dalla parte opposta a quella dove siamo adesso’.’
    
    ‘Chiamo ancora i miei, posso??’
    
    ‘Si, si, telefona pure’.’
    
    Dopo moltissimi tentativi e nessuna risposta mi dice che cerca di andare a piedi e raggiungere la zona dove ci sono gli autobus…
    
    ‘Ma sei matto, con ‘sto tempo? Queste strade di collina così piene di neve non si possono percorrere adesso. Poi nelle tue condizioni’.’
    
    ‘Come faccio allora??’
    
    ‘Ma scusa a casa tua c’è qualcuno che ti aspetta?’
    
    ‘No, sono tutti in montagna’.’
    
    ‘Per me puoi restare qui. C’è la camera di Pietro, ti do un pigiama e dormi lì, poi domattina, con la luce del giorno vedremo il da farsi”
    
    ‘Mi dispiace disturbare’.’
    
    ‘Non ci sono problemi’..’
    
    Ceniamo verso le venti e poi ci mettiamo a guardare la tv. Sono le ventuno circa quando lo vedo con gli occhi chiusi completamente addormentato. Lo scuoto e gli dico di andare a dormire. Lo osservo mentre si alza e, come un sonnambulo, gira a destra infilandosi nel corridoio dove c’è la zona notte. Io resto ancora un po’ a finire di vedere il film e poi spengo tutto e mi avvio in camera mia. Accendo la luce e lo vedo sotto le coperte che dorme nel mio letto. Lo chiamo e lui non mi risponde, lo chiamo ancora, lo vedo aprire gli occhi e borbottare qualcosa di ...
    ... incomprensibile, quindi riaddormentarsi seduta stante. Rassegnato a condividere il mio letto con lui, mi infilo a mia volta sotto le coperte dalla mia parte e nel fare ciò vedo che lui dorme completamente nudo. Mi volge la schiena, il suo sedere meraviglioso è lì a portata di mano, sono tentato di sfiorarlo, poi ci ripenso, sarebbe una figura di cacca. Poi penso che poco prima non si è svegliato nemmeno quando l’ho scosso con forza e allora oso. La pelle delle sue natiche è morbidissima, liscia come la seta, la forma dei glutei mi riempie l’incavo della mano, ci passo in mezzo, lui continua a dormire con un respiro più che regolare. Poi facendo violenza a me stesso lascio perdere e mi giro dall’altra parte. Mi sveglio al mattino che in pratica non ho dormito affatto, guardo la sveglietta sul comodino e mi accorgo che son solo le otto. Per fortuna che è sabato e non devo andare in azienda. Al mio fianco, al posto di mia moglie, vedo sul cuscino dei capelli biondi e ricci, un viso fanciullesco che pare essere di un putto ed un braccio che tiene strettamente abbracciato il guanciale. La benda della mano è lievemente macchiata di sangue. Lui dorme beato e io lo posso rimirare in santa pace. Sono le dieci quando mi vesto e scendo in strada, ancora nevica, appena fuori dal cancelletto, appoggiato al muro un motorino rosso con il pedale delle marce piegato da una botta. Anche il serbatoio è ammaccato e la ruota anteriore e piegata da una parte. In pratica è inutilizzabile. Una decina di metri più ...
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