Il regista - Racconti Erotici

Il regista

Per un singolo non è facile entrare nelle grazie di una coppia, a meno che non si incontrano persone che fanno di tutta l’erba un fascio facendoti diventare nello stesso tempo preferito e carne da macello in un gioco dove l’aspetto mentale della trasgressione va a farsi benedire lasciando spazio alla pura soddisfazione del fisico. Queste ultime erano situazioni che cercavo di evitare, non avevo nessuna esigenza fisica da appagare, quello che cercavo era soprattutto complicità mentale con una coppia. Era indispensabile che si creasse quella sorta di menage a trois per schiudere le porte del desiderio e mettere in moto l’ingranaggio meccanico racchiuso nella testa. Negli annunci del sito non era tutto oro quello che luccicava, l’indecisione, la falsità, la presunzione, erano ostacoli che si potevano parare dinanzi in ogni momento. L’annuncio postato da una coppia del napoletano mi intrigava soprattutto per le fattezze della signora, una rossa naturale dalla carnagione molto chiara che lasciava presagire a una pelle morbidissima.

Claudio si chiamava il marito, di sicuro un nome fittizio, con il quale iniziai a corrispondere con messaggi.

Normalmente anche se l’annuncio era gestito dal marito, l’approvazione finale ad accettare il singolo dipendeva esclusivamente dalla moglie, ma in questo caso non funzionava così, e Claudio ci tenne tanto a sottolineare questa cosa. Allo stesso modo di un giocatore di dama lui muoveva Rosy, questo il nome della moglie, come una pedina ...

... sulla scacchiera. Se volevo stare al suo gioco anche io dovevo assumere lo stesso ruolo, non solo sottostare alle regole imposte, ma accettare anche le modalità.

Mi spiegò di avere un ostacolo che gli impediva di fare sesso, ma non fu esplicito su che genere di problema avesse, era una delle tante cose alle quali non mi era tenuto sapere.

-Rosy è una bella donna, ha da poco passato i quaranta, ma quando avrai modo, se ci sarà modo di conoscerla, ti accorgerai che ne dimostra molti di meno. Lavoro nello studio di un avvocato, fa la segretaria, non affatico la mia mente nemmeno al pensiero del sospetto di quello che possa fare, se mi tradisce ha tutte le sue buone ragioni. Lascio che si liberi alle sue voglie, e lei mi ricompensa concedendomi di godere a modo mio, in quello che tu o altri chiamate gioco-

Il tono delle parole adoperate da Claudio lasciavano intravedere una personalità molto autoritaria, non spiegò il suo lavoro, ma l’intuito mi conduceva a supporre che prestasse servizio nelle forze armate. La sua autorità si fondava e prendeva forza da quell’impedenza sessuale che al tempo stesso lo rendeva anche la parte succube nel rapporto vero e proprio. Nelle mie esperienze avevo conosciuto mariti cuckold, il loro comportamento era diverso da quello mostrato da Claudio.

Il cuckold, soprattutto quando era alle prime esperienze, nei suoi discorsi prendeva in considerazione maggiormente tutto ciò che interessasse il piacere della compagna o moglie, quello personale ...