1. Lo strano caso di Isabella


    Data: 29/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: LionRoss, Fonte: RaccontiMilu

    ... visto il tuo annuncio e possiamo parlarne, Domani alle 12:00 al posto indicato sulla cartina. Non tardare”, chissà se fosse una cartina di tornasole per il ragazzo o uomo che l’aveva inviata. Un fuoco mi prese tutta, deglutivo sempre più rapidamente e immagini di dominazione continuavano a passarmi davanti agli occhi come in un lentissimo film ed in ogni ragazza io vedevo il mio viso sul loro corpo.
    
    Le vedevo con collari delle pelli più pregiate, mentre passavo la mia mano sul collo, stringendolo, sentendo un senso di soffocamento docile, il contatto della mia mano sull’esile collo…
    
    Le vedevo tirarsi su i seni, in attesa che i propri capezzoli venissero legati tramite morsetti ad una catena, mentre passavo entrambe le mani prima ad accarezzare la coppa dei seni, poi a martoriare i capezzoli…
    
    Mi vedevo sedere in aria e faccia a terra mentre le mie esili dita si intrecciavano dentro il mio sesso, dinanzi ad un padrone di cui non riuscivo a vederne il volto, sentendomi chiamare schiava, bambola da sesso, puttana…. in quel momento contorsi le gambe, strinsi forte un lato del lenzuolo con la bocca mentre esplosi letteralmente tra le mie mani, soffocando un grido di piacere che mai ero riuscita a immaginare di poter espellere…
    
    Respirai lentamente e mi addormentai quasi subito, sorrisi tutto il tempo prima di assopirmi, stringendo un cuscino sul mio petto.
    
    L’indomani mattina mi alzai tardissimo e non potei far altro che arrivare con dieci minuti di ritardo nel centro ...
    ... storico: quando arrivai trafelata il mio vestito, una lunga e semplice casacca bianca lino, con un paio scuri fino al ginocchio, erano oramai sgualciti: ci misi un paio di minuti, per riprendere fiato e guardarmi attorno per cercare con lo sguardo la persona che mi aveva contattato.
    
    La trovai poco dopo, seduta ad un tavolino mentre guardava in silenzio la folla di turisti che affollava il centro storico.
    
    Distinto, con una giacca blu scura ed una camicia bianca, nessuna cravatta, jeans blu scuro, scarpe sportive ma eleganti color marrone a tono con la cinta, capelli neri e ben curati, leggermente lunghi, portati all’indietro. Non vedetti i suoi occhi, celati dietro un paio di occhiali spessi, neri come il cielo di notte.
    
    Quando arrivai davanti a lui, mi inchinai leggermente come è duopo per gli asiatici, cercai di trovare le parole più adatte per quel ritardo, non poi così eccessivo, quando iniziai a proferire parola, lui si alzò velocemente, tirò fuori dalla tasca posteriore il portafoglio e poggiò sul tavolo senza fare eccessivo rumore, ma in modo che io potessi sentire il suono della sua mano sul tavolo di metallo, una banconota.
    
    “Sei in ritardo. Domani. Stessa ora stesso posto, vedi di non ritardare ancora, voglio darti una altra opportunità”
    
    Un tono deciso diretto. No, non lo sussurrò all’orecchio, lo disse ad alta voce in modo da essere sentito da una buona fetta di persone presenti nel locale.
    
    Uscì indicando ad una cameriera i soldi sul tavolo.
    
    Mi ...
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